DELITTO DI GARLASCO, ULTIME NOTIZIE SU INCIDENTE PROBATORIO
Si è concluso il terzo round dell’incidente probatorio per il delitto di Garlasco, un procedimento fondamentale per effettuare esami irripetibili prima della conclusione delle indagini. Nella giornata odierna, l’attenzione degli esperti si è concentrata sull’analisi scientifica delle tracce biologiche, alla ricerca di nuovi indizi. Ad esempio, si è lavorato su vecchie tracce di sangue che in passato non avevano portato a risultati chiari, e sono state analizzate le tracce biologiche individuate su un pezzo del tappetino del bagno della villa dove è avvenuto l’omicidio di Chiara Poggi.
Si tratta di approfondimenti molto tecnici per capire se ci siano nuove prove genetiche che possano chiarire o ribaltare quanto stabilito in passato. Un’attività fondamentale per i legali di Alberto Stasi, unico condannato per il delitto di Garlasco: “Ogni tassello è importante” per “colmare le lacune che c’erano“, ha dichiarato – come riportato da Il Giorno – l’avvocato Giada Bocellari, che però ha preferito non sbilanciarsi, visto che l’incidente probatorio non è concluso.

Invece, l’avvocato Angela Taccia, che difende il nuovo indagato Andrea Sempio, si è soffermata sull’attività svolta, spiegando che sono state effettuate le campionature, per cui bisogna aspettare i risultati e la data per la comparazione del Dna. Attualmente, l’unica data stabilita è quella del 24 ottobre per la discussione degli esiti dell’incidente probatorio.
IL CASO DEL DNA DI STASI SULLA CANNUCCIA DELL’ESTATHÉ
Stando a quanto riportato dall’Ansa, finora non è emersa “nessuna sorpresa” né elementi a carico di Andrea Sempio. Per il legale della famiglia di Chiara Poggi, però, è arrivata la dimostrazione della presenza di Alberto Stasi nella villetta di Garlasco per la colazione con l’allora fidanzata, in quanto è stato trovato il suo Dna sulla cannuccia del tè. Ma l’avvocato Gian Luigi Tizzoni p stato anche polemico, perché ha auspicato “più correttezza“.
Il riferimento è al fatto che il dato sul DNA di Stasi sulla cannuccia dell’Estathé sia stato rivelato dai media. “Andava detto innanzitutto ai periti, perché non siamo qua a farci prendere in giro“, ha dichiarato il legale dei Poggi, il quale ha poi annunciato che verranno effettuate delle verifiche sul dato. “Se ce ne sono altri, vanno comunicati prima ai periti“, è stato il monito di Tizzoni.
LA REPLICA DELLA DIFESA DI ALBERTO STASI
Entrando in questura a Milano, invece, Bocellari aveva risposto alla domanda sulle implicazioni che potrebbe avere la presenza del DNA di Alberto Stasi sulla cannuccia dell’Estathé trovato nella spazzatura della villetta dove è avvenuto il delitto di Garlasco.
“Non so chi parlava di spazzatura della mattina, forse la stampa“, ha spiegato il legale di Stasi, secondo cui un conto è trovare DNA di Poggi e Stasi nei reperti della spazzatura, visto che erano insieme la sera prima dell’omicidio; un altro sarebbe individuare quello di qualcun altro, visto che nessuno ha dichiarato di aver avuto contatti con la ragazza. Questo era il senso degli esami sulla spazzatura secondo Bocellari.
Invece, per quanto riguarda l’impronta 33, quella attribuita ad Andrea Sempio dalla Procura di Pavia, verrà presentata una consulenza dalla difesa di Stasi. La giornata odierna è stata utile anche per capire quando avverrà la discussione del DNA trovato sulle unghie di Chiara Poggi, “il nucleo centrale” dell’incidente probatorio sul delitto di Garlasco, secondo Bocellari.