DELITTO DI GARLASCO, NUOVE RIVELAZIONI A “CHI L’HA VISTO?”
Nessuna pista viene esclusa dalla Procura di Pavia in relazione al delitto di Garlasco, neppure quella che porta allo scandalo del Santuario della Bozzola, su cui “Chi l’ha visto?” accende oggi i riflettori nella sua nuova puntata. Gli inquirenti avrebbero acquisito gli atti del processo inerente al santuario, su cui il programma riflette oggi per capire cosa succedeva e perché due persone sono state condannate per estorsione. A tal riguardo, uno dei due, attualmente latitante, parla telefonicamente proprio con la trasmissione condotta da Federica Sciarelli.
Dalle anticipazioni emerge una rivelazione sconcertante, da prendere con le pinze, visto il profilo criminale del soggetto e l’assenza di riscontro: “La ragazza ha scoperto tutto, ha detto che avrebbe parlato. E di là è partito tutto“. I genitori di Chiara Poggi avevano smentito che la figlia frequentasse il luogo, mentre il legale di Andrea Sempio, indagato per concorso nell’omicidio, sostiene una teoria suggestiva: la ragazza sarebbe stata vittima di una rete implicata in traffici illeciti, come la pedofilia.
LO SCANDALO DEL SANTUARIO DELLA BOZZOLA
Lo scandalo scoppiò nel 2014, sette anni dopo il delitto di Garlasco, quando i carabinieri effettuarono un’operazione segreta. Un militare sotto copertura, travestito da sacerdote, ascoltò una conversazione compromettente tra due cittadini rumeni e un rappresentante del Vaticano che aveva ricevuto l’incarico di fare luce su presunti ricatti. I primi chiedevano 250.000 euro per non divulgare una registrazione audio compromettente, in cui si sentirebbe don Gregorio Vitali, noto esorcista e rettore del Santuario, coinvolto in atti sessuali.
Questa vicenda viene collegata al delitto di Garlasco, poiché l’ipotesi è che la vittima possa aver scoperto il presunto giro di ricatti o abusi; dunque, potrebbe essere questo il movente del suo omicidio. Ma al momento non ci sono riscontri riguardo a un eventuale collegamento tra il presunto scandalo sessuale e il delitto di Garlasco: si tratta, al momento, di ipotesi avanzate in TV, non di prove giudiziarie confermate.
LA POSIZIONE DELLA DIOCESI DI VIGEVANO
Nel frattempo, è arrivata la reazione ufficiale della Diocesi di Vigevano sulle nuove ipotesi recentemente rilanciate dai media. In un comunicato ufficiale, il portavoce del vescovo, don Emilio Pastomerlo, afferma che la Diocesi non intende farsi influenzare da voci, illazioni e indiscrezioni, ribadendo che il vero scopo del Santuario della Bozzola è quello di offrire un luogo di preghiera e spiritualità. La Diocesi di Vigevano ha anche sottolineato che la Chiesa, all’epoca, prese provvedimenti per quanto di sua competenza.
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