A Storie Italiane si parla del delitto di Garlasco e in collegamento vi era l’avvocato Antonio De Rensis, uno dei due legali di Alberto Stasi, che ci tiene a puntualizzare una cosa: “Ho notato che vi sia una durezza, una severità, uno scetticismo enorme nei confronti delle persone che stanno indagando adesso, l’eccellenza dei carabinieri, invece c’è stata tantissima indulgenza nei confronti della prima indagine dove sono stati fatti tantissimi errori”.
Quindi ha proseguito: “Io vorrei che gli scettici fossero intellettualmente onesti e consentissimo lo stesso ipotetico margine di errore alla nuova indagine. La prima indagine è stata in alcuni aspetti l’antitesi dell’indagine, questo avrebbe dovuto fare indignare e invece qui ci indigniamo perché forse qualcuno ha capito o pensa che le cose siano andate diversamente. Ognuno deve fare il suo, ma serve un minimo di obiettività visto che ho sentito commenti verso procura e carabinieri eccezionalmente forti”.
DELITTO GARLASCO, AVV ANDREA SEMPIO: “CREDO CI SIA UNA MACCHINAZIONE”
Per Francesco Lovati, avvocato di Andrea Sempio: “Penso che ci sia una macchinazione verso il mio cliente ma non posso dimostrarlo, è una mia sensazione. L’unico appunto che vorrei fare è quello che riguarda la delega completa, totale all’arma dei carabinieri, un’arma dei carabinieri totalmente incompetenti. In ogni procura ci sono le sezioni di polizia giudiziaria dedicate e non capisco perchè in questo caso si delega ai carabinieri di via Moscova in Milano, per me una cosa anomala”.
Per De Rensis: “E’ bene che si affidino le indagini a persone che siano lontane dai luoghi e dai fatti, così è tutto molto asettico e superpartes, altrimenti si rischia che qualcuno abbia parlato con qualcuno… invece qui sono tutte persone nuove che indagano con metodi nuovi su anche circostanze forse nuove”. Giada Bocellari, altro avvocato di Stasi ha aggiunto: “La sezione di polizia giudiziaria che dice Lovati non sempre viene delegata per le indagini, il fatto che siano delegati i carabinieri lo trovo legittimo, è la procura che decide chi delegare, francamente non vedo nessuna illegalità, non c’è una norma del codice in tal senso”. Lovati ribatte: “Io ho detto solo che trovo strano che tutte le attività investigative sono delegate all’arma dei carabinieri di Milano, dovrebbe farlo la procura, tutto qui”.
DELITTO GARLASCO, DE RENSIS: “QUEL FILMATO AMATORIALE…”
Il dibattito si è quindi spostato sulle vecchie indagini: “Sfatiamo il mito – le parole di Giada Bocellari – che è stato portato avanti nella narrazione tossica sulla vicenda, che vi fosse sangue sotto le scarpe di Stasi: Alberto ha calpestato sangue secco non liquido, e quando avviene una situazione del genere si trasferiscono sulla suola delle bricioline che si disperdono in pochi metri”. De Rensis ha aggiunto: “Come capisaldi della condanna di Alberto, è stato affermato che il corpo è stato spostato in due secondi per via di un filmato amatoriale che ha fatto il giro d’Italia è che totalmente incompatibile con la realtà. Sono suggestioni che sono state alla base di alcune convinzioni, purtroppo anche di chi l’ha condannato, che Alberto fosse colpevole”.
Quindi ribadisce: “Nessuno deve paura di questa nuova indagine che vuole portare un po’ di certezze. Io ho visto ore e ore all’epoca di trasmissioni su Alberto Stasi mentre adesso si parla di privacy di vigile del fuoco. Ricordiamo che nella sentenza c’è scritto che Alberto ha da subito dissimulato un incidente domestico quando lui ha chiamato i carabinieri dicendo “hanno ucciso una persona””.
DELITTO GARLASCO, LOVATI: “STASI HA MENTITO, NON E’ MAI ENTRATO IN CASA POGGI”
Lovati riprende la parola dicendo: “La questione rilevante è una e una sola, non si è verificato il racconto di Alberto Stasi sentito in Sit prima di aver ricevuto un avviso di garanzia. Lui ha dichiarato che quella mattina aveva chiamato Chiara, che però non aveva risposto, quindi si era recato a casa della ragazza, poi ha scavalcato l’inferriata di casa Poggi ed ha scoperto una persona che forse era ancora viva. Dopo di che è uscito ed ha fatto quella telefonata ai carabinieri: perché non si è fatto un esperimento giudiziario? Se lui fosse stato subito indagato si poteva fare un esperimento giudiziario, lo si portava alla villetta di Garlasco e gli si chiedeva dove hai scavalcato e si vedeva se vi fossero le sue impronte o meno, capendo quindi se Stasi diceva la verità o una bugia e questo è importantissimo, perché da una eventuale bugia si potevano aprire altre piste più attendibili. Sono d’accordo con gli avvocati De Rensis e Bocellari, ho sempre pensato che Alberto Stasi fosse innocente”.
E ancora “Io sono difensore di Andrea Sempio dal 2016 ma ero vivo nel 2007 quindi ho sempre avuto le mie opinioni, per me Alberto Stasi è innocente e non vorrei che gli stessi errori dell’indagine di allora fossero ripetuti con le indagini di oggi verso il mio cliente. Sono tutti e due innocente: chi può aver ucciso Chiara Poggi? Le mie sensazioni si dirigono verso altri soggetti, secondo me quando Alberto fa quel racconto dice una bugia sacrosanta, lui in quella casa non è mai entrato. Quando dobbiamo scoprire chi ha rubato le galline del pollaio si verifica se ha le scarpe sporche o pulite, lui le aveva pulite, quindi non è entrato in quella casa. Non esistono pensieri troppo arzigogolati, per me ad uccidere Poggi è stato un sicario, ma non parlo da avvocato ma da cittadino normale che ha una sua idea”. De Rensis aggiunge, soffermandosi invece sul famoso testimone Muschitta, che prima descrisse una situazione riferita la mattina dell’omicidio, poi ritrattando tutto: “Sono fra le ricostruzioni più precise mai registrate, confermate da tre persone”, ricordiamo che Muschitta è stato ritenuto inattendibile ma la sua testimonianza è sempre rimasta controversa.