A Storie Italiane il focus è sul delitto di Garlasco e sugli ultimi risvolti, a cominciare dall'interrogatorio ad Andrea Sempio
L’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, è stato intervistato stamane da Storie Italiane in vista dell’interrogatorio previsto per oggi di Andrea Sempio e di Alberto Stasi, nonché del proseguo delle nuove attività istruttorie riguardanti il delitto di Garlasco: “Oggi è un ulteriore passo delle indagini tradizionali, è una giornata ovviamente significativa; poi, su quello che ci sarà riferito, bisognerà essere cauti e attendere gli esiti ufficiali per poterne parlare con precisione”. È sulla stessa linea l’avvocato Massimo Lovati, legale di Sempio, che ha dichiarato: “Dobbiamo attendere; al momento non possiamo fornire anticipazioni”.
Angela Taccia, l’altro legale di Andrea Sempio, aggiunge: “Andrea Sempio non rilascerà dichiarazioni nella giornata di oggi né nei prossimi giorni; stiamo preparando la nostra linea difensiva con attenzione, desideriamo svolgere il nostro lavoro con la massima professionalità per tutelare Andrea Sempio, che in questa complessa vicenda non risulta indagato. Riteniamo sia opportuno che eviti esposizioni pubbliche, considerate le indagini in corso, sia di natura tecnica che investigativa”.
Secondo quanto riferito da Alessandro Politi, inviato di Storie Italiane: “Quello di oggi potrebbe rivelarsi un momento istruttorio rilevante per Andrea Sempio. Vi segnalo inoltre un’informazione non ancora ufficialmente confermata: ho parlato con il legale di un soggetto in possesso di circa 180 messaggi che potrebbero rivestire un certo interesse investigativo. Si tratterebbe di scambi tra una delle cugine di Chiara Poggi e un conoscente”.
DELITTO GARLASCO, IL GIALLO DEGLI SMS: “POTREBBERO AVERE RILEVANZA”
E ancora: “Questa persona ha conferito mandato a un legale che ho contattato ieri sera. Mi ha riferito che tali messaggi vocali non sarebbero ancora stati acquisiti dalla procura. Sarebbero stati inviati spontaneamente, a seguito dell’attenzione mediatica, e a detta del mittente potrebbero essere rilevanti per le indagini. È possibile che vengano consegnati spontaneamente oppure che la procura valuti di convocare la persona o procedere a un sequestro, ma si tratta di ipotesi su cui occorre grande cautela. Diverse persone potrebbero risultare coinvolte senza fondamento”.
L’avvocato De Rensis commenta: “Di questi messaggi sentiamo parlare da giorni, ma pare che la procura non ne abbia ancora acquisito disponibilità. Se fossero effettivamente vocali e in numero elevato, questo potrebbe presupporre l’esistenza di una comunicazione abituale tra i soggetti coinvolti. È improbabile che una persona invii un gran numero di messaggi vocali a un perfetto sconosciuto. Se riferiti a un periodo rilevante per le indagini, costituirebbero certamente un elemento da approfondire”.
DELITTO GARLASCO, ALBINA PERRI SUI MESSAGGI: “IO MESSA IN CROCE…”
Albina Perri, direttrice di Giallo, è stata la prima a menzionare pubblicamente i messaggi, e in collegamento a Storie Italiane ha affermato: “Sono stata criticata durante un’altra trasmissione (Lo Stato delle cose, dove ero ospite ieri sera ndr) per non aver rivelato la fonte di quanto pubblicato, ma la tutela della fonte è un principio fondamentale del giornalismo. Mi sono state rivolte domande su persone che non conosco, e ribadisco che difenderò le fonti fino alla fine. L’importante è che questi sms esistano e siano valutati da chi di competenza. Noi ci limitiamo a dare conto della loro esistenza; sull’eventuale utilità decideranno gli inquirenti”.
De Rensis sposta quindi l’attenzione su un altro aspetto: “Cosa manca all’incastro complessivo? Se risultasse confermata la notizia che si tratti del secondo colloquio formale di Marco Poggi, questo avrebbe certamente un peso importante”. Massimo Lovati, in merito, aggiunge: “Quello di Marco Poggi non è un interrogatorio ma un colloquio informale (sit), senza assistenza legale, quindi non sappiamo su quali temi verterà. È ascoltato in qualità di testimone, e non possiamo prevedere le domande”, a cui De Rensis replica: “Se venisse ascoltato per la seconda volta in breve tempo, ciò potrebbe suggerire l’emersione di nuovi elementi. Altrimenti, un secondo colloquio ravvicinato non si giustificherebbe facilmente”, e Lovati conclude: “Concordo con il collega”.