Luigi Di Maio saluta i dipendenti del ministero dello Sviluppo economico, ma con un errore nella lettera che ha inviato loro. Un vero e proprio strafalcione quello del capo politico del Movimento 5 Stelle attorno a cui si è creato un “giallo”. E questo perché per i pentastellati è un fake, invece dal ministero confermano la veridicità del documento trapelato nelle ultime ore. «Carissimi, questi ultimi 14 mesi sono stati molto intensi, abbiamo lavorato tanto e portato a casa provvedimenti e riforme di cui ne sono orgoglioso». Comincia così il saluto via mail dell’ormai ex ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro. C’è un “ne” di troppo. Proprio per questo errore, la lettera con cui Di Maio ha salutato i suoi ormai ex dipendenti è passata in secondo piano rispetto all’errore del neo ministro degli Esteri. Nella lettera, un pdf di una pagina, ricorda alcune delle riforme del governo gialloverde e chiude con un ringraziamento per il lavoro svolto. «Siete l’orgoglio di questi ministeri e siete la linfa vitale senza la quale nessun ministro riuscirebbe a fare alcunché», ha concluso Di Maio.
DI MAIO SCRIVE LETTERA AL MISE, MA C’È ERRORE. E LUCA BIZZARRI…
Dell’errore di Luigi Di Maio nella lettera ha parlato anche Il Messaggero, evidenziando che dalle parti dell’attuale ministro degli Esteri tutto è stato smentito. «Di Maio saluta i dipendenti del Mise con una lettera scritta in un italiano un po’ zoppicante: “Abbiamo portato a casa provvedimenti e riforme di cui ne sono orgoglioso”. Per i suoi è un fake, ma al ministero confermano», scrive il quotidiano. La vicenda ha suscitato anche l’ironia dei social, ma il comico Luca Bizzarri l’ha commentata con un velo di amarezza. «Il Corriere dice che è vera. Io non riesco a crederci. Comunque sia sono felice: mi hanno buttato un Toninelli dalla finestra ma mi rientra un Di Maio dalla porta». Nel frattempo al capo politico del Movimento 5 Stelle sono arrivate anche le critiche dalla Cina. L’agenzia di stampa Xinhua, collegata al governo cinese, ha scritto un pezzo sul nuovo governo italiano in cui vengono evidenziate le lacune di Di Maio. «Non si è mai laureato, ha competenze linguistiche molto limitate e ha mostrato scarso interesse per le questioni globali nella sua vita pubblica».