Quali sono i sintomi e le cause del diabete? Ecco tutto ciò che dovresti sapere, soprattutto i segnali più importanti a cui fare attenzione.
È aumentato in modo signiificativo negli ultimi 30 anni il numero di persone affette da diabete a livello globale. In Italia, secondo i più recenti dati ISTAT, circa il 5,3% della popolazione convive con questa patologia, il che equivale a oltre 3 milioni di persone. Nonostante un lieve calo registrato nell’ultimo periodo, il diabete resta una delle malattie croniche più diffuse in assoluto e una delle più complesse da gestire.
A fare chiarezza sul tema ci ha pensato il dottor Marco Mirani, specialista di Diabetologia presso l’IRCCS Humanitas, che ha spiegato in una intervista cosa si intende per diabete, quali sono le sue principali tipologie e come riconoscerne i segnali.
Che cos’è il diabete e le sue varie forme
Il diabete è una malattia crinica metabolica caratterizzata da un aumento dei livelli di glucosio nel sangue (glicemia). “In condizioni normali il nostro organismo regola la glicemia entro limiti precisi grazie all’azione dell’insulina, un ormone prodotto dal pancreas”, ha spiegato Mirani. Quando il corpo non è più in grado di produrre insulina in quantità adeguate o non riesce a utlizzarla in modo efficace si verifica un accumulo di zuccheri nel sangue che dà origine al diabete.
Non esiste un solo tipo di diabete. La medicina ha individuato diverse varianti elencate di seguito:
- Diabete di tipo 1: si manifesta soprattutto in giovani e adolescenti. Si tratta di una malatttia autoimmune il cui sistema immunitario attacca erroneamente le cellule del pancreas che producono insulina. Le persone colpite necessitano di iniezioni di insulina quotidnana per tutta la vITA
- Diabete di tipo 2: è la forma più comune e si presenta in età avanzata. È fortemente correlato a stili di vita sedentari, sovrappeso e obesità, ma anche allo stress cronico.

- Diabete gestazionale: compare durante la gravidanza e può portare a rischi sia per la madre che per il bambino. È fondamentale monitorarlo attentamente per evitare complicanze e, in alcuni casi, può evolvere in diabete di tipo 2 dopo il parto.
- Forme secondarie: sono meno comuni e possono insorgere in seguito a patologie del pancreas, malattie genetiche o all’assunzione prolungata di farmaci.
Sintomi
Esistono alcuni segnali caratteristici che possono indicare la presenza del diabete, noti anche come “triade classica”: la polidipsia (una sete intensa e continua, spesso difficile da placare), la poliuria (un aumento di produzione di urina con necessità frequente di urinare) e il calo ponderale di peso anche senza dieta.
Questi sintomi devono essere considerati veri campanelli d’allrme. Se si sospetta la presenza della malattia è fondamentale rivolgersi al proprio medico per effettuare esami specifici del sangue. I valori indicativi per la diagnosi sono la glicemia a digiuno superiore a 126 mg/dl e l’emoglobina glicata superiore al 6,5%.
Come precisa il dottor Mirani, la diagnosi precoce è fondamenttale per prevenire complicanze più gravi che possono intaccare occhi, reni, cuore, nervi e arti inferiori. La buona noitizia è che, soprattutto nel caso di diabete di tipo 2, uno stile di vita sano può fare una grande differenza e ridurre considerevolmente i rischi.