DIANA MORA PRONTA A LOTTARE CON IL PADRE
Quello di Diana Mora non è di certo un nome sconosciuto al pubblico italiano, che ricorda quante volte sia intervenuta in tv e sulla stampa in difesa del padre Lele Mora. In passato ha confermato il tentativo di suicidio del genitore, avvenuto alla fine del 2012, a sette mesi di distanza dal suo arresto. Un gesto estremo dovuto all’impossibilità di Mora di riuscire a rimanere dietro le sbarre. Commossa al solo pensiero del padre in difficoltà, Diana ha avuto una prima intuizione riguardo al suo malessere in occasione della Vigilia di Natale di quell’anno. “Gli avevamo raccomandato di essere forte e assicurato che avremmo continuato a soffrire insieme a lui”, ha raccontato nel salotto di Barbara d’Urso. Oggi, domenica 29 settembre 2019, Diana Mora ritornerà al fianco del padre per un’intervista a Live – Non è la d’Urso. Il motivo però è diverso rispetto al passato, visto che l’agente ha appena scoperto di avere un tumore maligno. Era presente anche lei quando Lele Mora ha ricevuto la telefonata del medico e la triste notizia. Ha aperto le porte di casa per un’intervista fra il genitore e Libero Quotidiano, in presenza anche di Marco Carta.
DIANA MORA: LA VICINANZA NELLE DIFFICOLTÀ
Diana Mora non ha mai voltato le spalle al padre Lele, anche nei momenti più difficili della sua vita e carriera. Non è stato semplice riuscire a sopravvivere al carcere, né per l’ex agente dei vip, né per i suoi familiari. Diana è sempre stata una sorta di portavoce della famiglia, attenta a qualsiasi aspetto della salute fisica e psichica di Mora. La primogenita, classe ’75, appare spesso al suo fianco. Molto di più del fratello Mirko, nato quattro anni più tardi. Regina della casa, è diventata in tanti anni il punto d’incontro fra l’ex agente e i telespettatori italiani. Soprattutto in seguito allo scandalo emerso con la bancarotta, l’arresto e il carcere. Alcuni mesi prima di finire in carcere, Lele e Diana vengono tra l’altro iscritti insieme sul registro degli indagati per concorso in bancarotta, ricorda l’archivio del Tg1. Il tribunale di Milano procederà poi con la dichiarazione di fallimento sia per l’imprenditore, sia per la Diana Immobiliare. Il tutto però per dimostrare un meccanismo illegale avviato da Lele per sovvenzionare la sua attività di promozione per i vip che facevano parte del suo noto parco clienti.