Il Presidente argentino Milei è impegnato in un tour europeo, ma in Patria si è reso protagonista di un altro brutto episodio
Il Presidente argentino Javier Milei è arrivato venerdì scorso in Italia, dando inizio a un giro europeo che per 12 giorni lo porterà anche a visitare i suoi pari sia in Francia che in Spagna, dopo aver iniziato con un incontro con la Premier Giorgia Meloni e il sabato con una visita al Sommo Pontefice.
Bisogna dire che questo tour è arrivato in tempo per attenuare le forti polemiche che lo coinvolgono in Patria, visto che non solo è ricomparsa la sua avversione al mondo della stampa che spesso ne critica, giustamente come è suo diritto, le decisioni, ma è arrivato ad aprire un’ulteriore pagina, che potremo definire poco edificante, mettendosi a criticare il mondo dei disabili e in modo particolare Ian Moche, un ragazzino autistico di appena 12 anni, che in un programma televisivo aveva fortemente criticato le misure adottate dal suo Governo per tagliare o limitare i diritti di questo settore fragile della società.
Insomma, un’altra Mileata che si aggiunge alla schiera di quelle combinate in questi ultimi tempi e che pone la sua figura al centro di discussioni ben poco edificanti.
L’uso della motosega nel sociale si sta dimostrando un errore gravissimo, perché è vero che le indagini promosse dal suo Esecutivo hanno portato alla luce delle vere e proprie truffe operate ai danni dello Stato da parte di legioni di falsi disabili, così come in altri campi sostenuti dallo Stato stesso. Ma ciò non significa affatto che gli interi settori debbano essere di colpo sottratti agli aiuti pubblici, perché le realtà non sono affatto totalmente contraffatte come il Governo spesso urla.
E così il bimbo sopra citato, che ha fatto semplicemente notare come fare di tutta un’erba un fascio costituisca un errore gravissimo, si è trovato improvvisamente al centro di una disputa mediatica con Milei, che ha risposto alle sue critiche con tweets, discredito e un’onda di persecuzione digitale contro il minore, arrivando a superare certi limiti.
Per fortuna poi c’è stata la partenza per il tour europeo, e appena arrivato a Roma Milei ha presenziato alla firma di un pre-accordo tra Italia e Argentina in campo energetico dove l’impresa Ypf fornirà all’Eni la bellezza di 50 milioni di metri cubi di gas liquido proveniente dai giacimenti argentini di Vaca Muerta.
La cosa va a tutto vantaggio del Governo di Milei e non è certo da celebrare da parte del Governo italiano per il semplice motivo che, al di là dell’importanza dell’accordo che mai si vedeva da decenni con il nostro “fratello” latinoamericano, il gas verrà trasportato in nave e ciò vuol dire che tutti i discorsi fatti da Meloni in questi anni, che giustamente criticavano manovre Ue del genere per imporre un prodotto carissimo che avrebbe messo in ginocchio non solo l’economia del Paese ma anche le famiglie, si è prostrato alle volontà di una Ue che con l’accordo suicida firmato con il Mercosur mesi fa rischia di mandare all’aria non solo il settore energetico ma pure quello agricolo.
Si parla infatti di prodotti che arrivano dal Sudamerica con viaggi ben poco “green” e praticano una concorrenza surreale in un’agricoltura europea retta da una legislazione feroce e da controlli, sempre green, su certe misure di produzione che poi alla fine permettono l’importazione di generi che non rispettano le leggi ambientali, vedi il caso del glifosato, proibito nell’Ue ma che viene usato nelle coltivazioni di diversi Paesi latinoamericani e anche sul grano che importiamo dal Canada.
Insomma, questa manovra non è certo da festeggiare per noi, ma stupisce, lo ripetiamo, “l’adattamento” di Meloni a cose che, prime della sua presidenza, criticava aspramente con urla degne del vero Milei.
Altra visita compiuta dal Presidente argentino sabato è stata quella a papa Leone XIV, che finalmente ha conosciuto uno dei pochi capi di Stato che non aveva partecipato personalmente alla sua investitura a Sommo Pontefice, provocando un caso diplomatico forte, visto che il Papa precedente era argentino.
Ma questa volta la falla è stata tappata in tempo e la visita in Vaticano, durata circa 45 minuti, è servita a riparare il danno: nel corso dell’incontro, come si prevedeva da tempo, il Papa ha promesso di compiere una visita in Argentina, gesto che, secondo le voci che circolano, dovrebbe realizzarsi tra la fine di quest’anno e la primavera prossima.
Milei continuerà ora il suo viaggio verso la Spagna, dove parteciperà a un convegno economico e anche a una manifestazione incentrata sulle criptovalute, fatto che preannuncia il ripetersi dell’errore già commesso in Argentina, dove il Presidente sponsorizzò i rappresentanti di una criptomoneta che è ora sono indagati sia in Argentina che negli Usa per truffa.
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