Conoscere l’iter da seguire in caso di una dichiarazione dei redditi per coniugi separati è importante al fine di evitare errori. Le dinamiche cambiano in base a diversi fattori, dalla residenza fiscale di uno dei due partner ai carichi familiari a loro carico.
Nel momento in cui si fa il 730, è importante tenere bene a mente la propria condizione e, soprattutto, conoscere le regole burocratiche a cui si va incontro. Ad esempio, l’ex coniuge potrebbe rientrare sempre come familiare a carico, ma a patto che soddisfi dei requisiti specifici.
Come fare una dichiarazione dei redditi da coniugi separati
La compilazione della dichiarazione dei redditi da coniugi separati comporta delle condizioni ben specifiche da dover rispettare. Ad esempio, per mantenere l’ex coniuge a proprio carico, nel 730 va indicato come “altro familiare” e il suo reddito non dev’essere superiore a 2.840,51 €.
Le condizioni da soddisfare – almeno una delle due – sono prevalentemente di natura fiscale. O l’ex coniuge deve dimostrare di esser residente sempre nella stessa abitazione (convivente con il precedente coniuge), oppure dovrà percepire degli assegni periodici (purché non siano stati assegnati tramite atto giudiziario).
Per godere delle detrazioni fiscali è indispensabile indicare il codice fiscale dell’ex coniuge all’interno della colonna numero 4, mettendo un flag nella voce “Altro“, e poi nella colonna 5 specificare quante mensilità dovrebbero essere a carico.
Assegni periodici
Gli assegni periodici, che non vanno scambiati erroneamente per il mantenimento dei figli post separazione legale ed ufficiale, vengono equiparati al “reddito imponibile” e vengono quantificati nelle somme destinabili al carico fiscale.
Al fine di segnalarli in dichiarazione, è opportuno compilare il Quadro E e Rigo E22, compilando nello specifico la colonna 1, che riporterà il codice fiscale relativamente al coniuge a carico, e la colonna 2, che includerà tutti i redditi periodici destinati all’ex partner.
Attenzione a differenziare il mantenimento dei figli, altrimenti lo stesso sarà inserito nel totale e, per legge, al coniuge verrà considerato il 50% dell’importo complessivo.
Detrarre gli interessi del mutuo
In dichiarazione vanno inseriti e goduti anche gli interessi passivi di un mutuo per una “prima casa”. Rientra tra i familiari a carico anche l’ex coniuge, e questo fino a quando non vi sarà una sentenza divorzile effettiva che modifichi la residenza abituale del precedente coniuge.
Nel momento in cui la residenza verrà cambiata, ma qualora nella casa vivano ancora i familiari dell’ex partner, allo stesso sarà comunque attribuita una parte di sua competenza.
Detrazioni fiscali in caso di figli a carico
Qualora due coniugi risultino separati ufficialmente (nonché in via legale), ma i figli siano stati destinati in modo “congiunto“, o – salvo diversi accordi – ci si accontenta di una ripartizione di detraibilità al 50%, oppure si decide, sotto la volontà di entrambi, di destinare il carico soltanto ad uno dei coniugi.
L’opzione di destinare la detrazione soltanto all’ex coniuge con redditi più elevati potrebbe essere opportuna e adottabile, ad esempio, se l’altro partner percepisce un reddito molto basso.