Die Hard – Vivere o morire, diretto da Len Wiseman
La seconda serata di venerdì 26 gennaio è all’insegna del’azione e del poliziesco. Italia 1 manda in onda, a partire dalle ore 23,30, Die Hard – Vivere o morire, il thriller statunitense del 2007 che si inserisce come quarto capitolo complessivo della saga che la rete sta trasmettendo per intero, nonché penultimo episodio.
La regia è di Len Wiseman, che girerà nel 2012 il kolossal fantascientifico Total Recall – Atto di Forza, con Arnold Schwarzenegger. Il soggetto è del romanziere Roderick Thorp insieme allo scrittore inglese John Carlin, Mark Bomback e Davide Marconi. Le musiche sono del compositore Marco Beltrami e il cast vede come protagonista il celebre Bruce Willis. Lo affiancano Justin Long, Cliff Curtis, Timothy Olyphant e Maggie Q.
La trama del film Die Hard – Vivere o morire: McClane catapultato in un nuovo mondo ultratecnologico
In Die Hard – Vivere o morire, l’FBI è sotto attacco informatico e John McClane, interpretato da Bruce Willis, viene incaricato di scortare un gruppo di hacker, tra cui potrebbero esserci i possibili colpevoli.
Il protagonista principale si trova dunque di fronte a veri e propri terroristi del Terzo Millennio che vogliono bloccare tutti gli Stati Uniti. Il prelievo dei possibili malviventi è ordinato con l’obiettivo di cercare di capire, da questi interrogatori, che cos’è che potrebbe aver prodotto un blackout, momentaneo ma pericolosissimo, ai danni dei sofisticati sistemi di sicurezza, considerati erroneamente impenetrabili.
Spetta a McClane trovare un giovane hacker di nome Matthew Farrell, i cui panni sono vestiti da Justin Long. Il ragazzo è al centro di una vicenda di cui non è pienamente consapevole, perché avrebbe contribuito a far diventare operativo un piano messo a punto da un gruppo di cyber-terroristi. Al vertice di questa organizzazione criminale c’è Thomas Gabriel, personaggio recitato da Timothy Olyphant.
Quest’ultimo lavorava presso il dipartimento della Difesa, ma versava in condizioni non ottimali, proprio per effetto delle problematiche professionali. Insieme a lui sono stati inseriti nel gruppo altri soggetti, che tuttavia restano uccisi in incidenti dalle circostanze per niente chiare.
Il compito di McClane è trovare e prelevare il pirata informatico. Durante questa operazione si trova a dover rispondere a una sparatoria, dove viene preso di mira da sicari e cecchini. L’agente riesce a salvarsi, mettendo in salvo anche l’hacker, per portarlo poi nella sede dei federali e farlo parlare con il superiore, che si chiama Bowman e che è interpretato da Cliff Curtis.
Si viene a sapere che i progetti dei malviventi sono un disegno criminale ben più ampio, su cui l’FBI non riesce a far luce. Bowman cerca di dare credito a Farrell e prova a capire cosa c’è dietro la teoria che l’hacker propone, perciò lo manda in missione insieme a McClane per tentare di mettere a tacere l’attacco informatico. Effettivamente Farrell ha una capacità di analisi avanzata e riesce a prevenire gli attacchi successivi dei terroristi.
Thomas Gabriel, che voleva rovinare letteralmente la nazione, non esita a procedere con la massima crudeltà. L’unico errore di valutazione è quello di rapire la figlia del detective McClane. Colpito nell’orgoglio e impaurito per il destino della figlia, l’agente di polizia va su tutte le furie e dimostra la ferma volontà di prevalere sul delinquente…