“Dio esiste ma l’uomo non gli assomiglia”/ Scalfari: “dobbiamo puntare sui miracoli”

- Niccolò Magnani

Eugenio Scalfari e il concetto di "vita" ed "esistenza": “Dio esiste ma l'uomo non gli assomiglia. Crisi e ambiente, dobbiamo puntare sui miracoli”

eugenio_scalfari_1_lapresse_2009 Eugenio Scalfari (LaPresse)

Pensieri in libertà: questo è la possibile “sintesi” di quanto oggi Eugenio Scalfari su Repubblica ha “esercitato” per discutere del possibile misterioso rapporto tra creatura a creatore. Da quando l’incontro e il rapporto si è fatto proficuo tra Papa Francesco e l’anziano fondatore ateo di Repubblica, la visione del mondo e della stessa religione si è parzialmente modificata in Scalfari: sebbene una reale conversione non vi sia mai stata, il fascino dell’incontro cristiano non ha lasciato certo indifferente l’esperto cronista che con “Repubblica” ha fatto la storia del giornalismo e cultura italiana.

«Ho cercato fin qui di comprendere l’esistenza. Non saprei definirla con una parola diversa: esistere. È molto più importante che vivere: la vita è condivisibile anche da animali di vario genere e molto diversi l’uno dall’altro», scrive ancora Scalfari sottolineando il “punto” nodale secondo lui nel definire ad oggi il concetto di “vita”.

L’ESISTENZA E IL MIRACOLO

Dal singolo individuo al creatore, il passaggio per Scalfari è diretto ma non vicendevole: «Dio esiste o vive? È estremamente difficile distinguere tra queste due parole ed anzi per dirlo meglio tra queste due verità. Dio, quali che siano le caratteristiche della divinità, è considerato dai religiosi come un’entità sopra e fuori dal mondo. Magari l’ha fondato, ne è il creatore ma per quanto riguarda la divinità essa non è creabile». Occorre esaminare le diverse nature dell’uomo e del divino anche se su questo il pensiero di Scalfari si distanzia (e non poco) dalla dottrina della Chiesa e dagli insegnamenti di Gesù: «La storia moderna ha una conoscenza numerosa del Divino: le divinità somigliano molto agli umani, ma gli dei sono fuori dalla conoscenza umana per la semplice ragione che Dio somiglia agli uomini e non viceversa». Dalla discussione culturale e religioso alle necessità anche “ambientali” che il mondo umano dovrà affrontare nei prossimi decenni: «la nostra atmosfera sta diventando un elemento minacciato dalla nostra civiltà. Uno scenario sul quale abbiamo creduto di essere padroni, certezza della quale oggi non possiamo che dubitare. A noi, così modesti nella nostra curiosità, non rimane che puntare sui miracoli: altro francamente non c’è», chiosa Scalfari su Rep.





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