DIRETTA VUELTA 2020/ Sull’Angliru vince Carthy! Carapaz maglia rossa

- Mauro Mantegazza

Diretta Vuelta 2020: Hugh Carthy è il vincitore della 12^ tappa Pola de Laviana-Alto de l’Angliru di 109,4 km. Grande impresa del britannico al traguardo.

Carapaz Giro d'Italia Richard Carapaz, maglia rosa 2019 ora di nuovo leader del Giro d'Italia (LaPresse)

DIRETTA VUELTA 2020: CARTHY VIUNCE LA 12^ TAPPA

E’ Hugh Carthy il vincitore della 12^ tappa della Vuelta 2020 e vero dominatore dell’Angliru!. Per il ciclista britannico è il giorno della gloria su una delle salite più ostiche del giro spagnolo, nonchè primo trionfo di tappa in un Gran tour in carriera. Al traguardo è dunque grande festa per Carthy, ma andiamo a vedere da vicino che cosa è successo nell’ultima oretta della diretta della Vuelta 2020 per la 12^ tappa. Eravamo rimanti a circa una trentina di km dal traguardo finale, quando la corsa stava scalando l’Alto del Cordal ed era grande confusione in strada, tra attaccanti, inseguitori e gruppo, tutti vicini in meno di un minuto. Allo scollinamento del penultimo Gpm erano tre in testa e dunque Cattaneo e Sanchez, andati in fuga poco prima, e Martin, andato alla loro ruota: dietro in meno di 20 secondi dal plotone, guidato ora da Froome che ha subito imposto un ritmo forsennato. Percorsa la discesa dall’Alto del Cordal, ecco che sono i tre sopra citati e dunque Martin, Sanchez e Cattano i primi ad attaccare il Gpm finale: presto i tre mettono alle loro spalle un gap di appena 25 secondi, ma sta risultando difficile resistere in testa. A dieci km dall’arrivo dunque i tre vengono ripresi ed è gruppo compatto in testa, pieno di big pronti a mettersi in luce sull’Angliru: ma man mano che si sale il drappello si sfoltisce e presto rimangono appena in una decina a lottarsi il successo di tappa. Solo pochi metri prima del traguardo è poi scatto vincente di Enric Mas: lo spagnolo rimane per un po’ da solo in testa, ma poi viene attaccato da Carapaz e da Carthy mentre alle loro spalle gli altri big rimangono vicini, divisi in piccoli gruppetti. Gli ultimi metri sono al cardiopalma: a un km dal traguardo Carthy scatta in avanti, mentre dietro Carapaz, Mas e Vlasov non riescono a rientrare sull’America che si invola al successo. Per il ciclista dell’EF una vera impresa quella realizzata oggi, nonché la sua prima vittoria in carriera in un GT. Alle sue spalle è poi lotta tra i big per la maglia rossa ma alla fine è Carapaz a spuntarla: il ciclista della Ineos è nuovo leader della classifica genarle, con + 10” di vantaggio su Roglic e 32” dallo stesso Carthy. (agg Michela Colombo)

DIRETTA VUELTA 2020 IN STREAMING VIDEO E TV, COME SEGUIRE LA 12^ TAPPA

Per seguire la diretta tv della Vuelta 2020, il punto di riferimento sarà Eurosport: la corsa spagnola sarà infatti visibile sul canale tematico che è disponibile anche sulle piattaforme di Sky e DAZN per i rispettivi abbonati, mentre non sarà visibile purtroppo in chiaro. Per chi invece non potesse mettersi davanti al televisore, ecco pure la possibilità garantita dalla diretta streaming video, per gli abbonati tramite Eurosport Player oppure anche DAZN. Informazioni importanti sulla corsa spagnola saranno disponibili anche sul sito Internet e sui social network: su Facebook la pagina ufficiale è Vuelta a España, mentre l’account ufficiale Twitter è @lavuelta, particolarmente preziosi per chi non potrà seguire la corsa su Eurosport.

VUELTA 2020: ATTACCO IN TESTA

Siamo nelle fasi più calde della diretta della Vuelta 2020 per la 12^ tappa: mancano infatti circa una trentina di km al traguardo finale, ma questi saranno davvero duri. La corsa è infatti in vista del Gpm di prima categoria dell’Alto de Cordal, ultima salita prima del terribile traguardo in salita dell’Alto de l’Angliru: già dunque è stato superato il TV di Figaredo, dove il primo a transitare è stato Martin. Venendo alla situazione in strada ecco che ancora una volta è grande confusione nel strade spagnole. Mentre è cominciata la salita al penultimo Gran premio della montagna di giornata, troviamo infatti in testa Cattaneo e Sanchez, appena scattati in avanti: i due hanno un gap ora di poco meno di sette secondi dal drappello di 10 inseguitori (ex battistrada), mentre è di solo 46” il vantaggio sul gruppo maglia rossa sempre molto vicino in questi momento concitati della corsa. La situazione però è quanto mai evoluzione quando siamo vicini alla cima: chissà che succederà ! (agg Michela Colombo)

VUELTA 2020: 18 IN TESTA, PARTENZA CONFUSA!

Siamo nel vivo della diretta della Vuelta 2020 per la 12^ tappa e già i corridori hanno coperto la prima trentina di km della frazione, che per il momento sono assai facili rispetto all’imprese che verranno chiese più in là. Siamo infatti in vista del Gpm di di Alto de Santo Emiliano, prova di terza categoria e già la corsa ha superato il Gpm di 3^ categoria di Alto del Padrun: tutte salite interessanti ma che certo non metteranno alla prova i nostri beniamini come sarà l’Alto de Angliru posto al traguardo. Ma venendo alle prime emozioni di questa tappa, si può dire che la partenza è stata brillante: al via sono stati attacchi e contrattacchi con Roux e Van der Berg tra i primi a provare l’allungo e tanti corridori pronti a inseguirli. La situazione è confusa: al 24 km dalla partenza troviamo circa una ventina di battistrada che però vantano un gap rispetto al gruppo di appena 40 secondi. Il gruppo poi si spacca alla prima salita: Guillaume Martin è il primo a scollinare al Gpm dell’Alto del Padrun e il ciclista della Cofidis ora traina un drappello di 18 battistrada anche nella seconda salita di giornata, dove punta pure a scollinare per primo. Aggiungiamo che alle spalle del primo gruppo la situazione non è chiarissima: il primo drappello ora ha un gap di appena 40 secondi da Formolo e Marzynski, e di un minuto abbondante dal secondo gruppetto di inseguitori composto da Gasparotto e Osorio, mentre troviamo a più di due minuti il gruppo maglia rossa. (agg Michela Colombo)

VUELTA 2020: IN STRADA, AL VIA LA 12^ TAPPA

Pochi minuti alla partenza della dodicesima tappa Pola de Laviana-Alto de l’Angliru della Vuelta 2020, con la riduzione a 18 tappe del Giro di Spagna ecco che la frazione numero 12 cade alla domenica della seconda settimana ed è di conseguenza una delle giornate più attese, grazie all’arrivo in vetta all’Angliru. L’anno scorso la dodicesima tappa era invece al giovedì della seconda settimana ed era stato uno dei tanti giorni collinari che caratterizzano il percorso di ogni Vuelta. Per la precisione, furono 171,4 km dal Circuito de Navarra a Bilbao, dove al termine di una frazione durata 3h48’18” si impose un nome di grandissimo prestigio, cioè il belga Philippe Gilbert, che riuscì a precedere di appena 3″ gli spagnoli Alex Aranburu e Fernando Barcelò, che dovettero inchinarsi a uno dei più forti specialisti delle classiche nella storia del ciclismo. In testa alla classifica generale invece Primoz Roglic restava tranquillamente in maglia rossa. Oggi ci attendiamo decisamente di più, dunque la parola passa alla strada e ai protagonisti per l’attesissima dodicesima tappa della Vuelta 2020! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

VUELTA 2020: I PRECEDENTI ECCELLENTI SULL’ANGLIRU

In vista della diretta della dodicesima tappa che porterà la Vuelta 2020 in cima all’Angliru, possiamo ricordare i precedenti arrivi della corsa in vetta alla più dura salita di Spagna. La prima volta risale al 1999 e non a caso vinse José María Jiménez, uno scalatore di razza che si prese l’onore di essere il primo “conquistatore” dell’Angliru. Ricordiamo poi naturalmente con estremo piacere il successo di Gilberto Simoni l’anno successivo, del resto anche il trentino è stato uno scalatore di livello sopraffino, con due Giri nel palmares ma anche questa chicca alla Vuelta. Altri nomi eccellenti si susseguono, perché nel 2002 vinse Roberto Heras mentre nel 2008, dopo ben otto anni di assenza, fu Alberto Contador a vincere sulla strada del suo pirmo trionfo alla Vuelta. Nel 2011 una macchia, la vittoria di Juan José Cobo che fu poi squalificato per doping, dunque gli annali riportano il successo sull’Angliru per l’olandese Wout Poels. Nel 2013 ci fu gloria per un altro scalatore come il francese Kenny Elissonde, mentre nel 2017 Alberto Contador pose il sigillo a una carriera leggendaria cogliendo proprio sull’Angliru la sua ultima vittoria da professionistica, bis del trionfo di nove anni prima. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

VUELTA 2020: ANCORA GLI SCALATORI SUGLI SCUDI!

Oggi è il giorno della salita simbolo della Vuelta 2020: l’attesa è già altissima per la dodicesima tappa Pola de Laviana-Alto de l’Angliru di 109,4 km, frazione breve ma con arrivo in salita in cima al mitico Angliru, la salita più dura di Spagna, che rivaleggia con Mortirolo e Zoncolan per il titolo (simbolico ma decisamente prestigioso) di salita ciclistica più dura d’Europa. Ieri l’arrivo all’Alto de La Farrapona è già stato sicuramente significativo, ma oggi ci troviamo di fronte a una di quelle salite che nel breve volgere di pochi chilometri può riscrivere la storia di una intera corsa a tappe. Domenica scorsa Richard Carapaz aveva scavalcato in testa alla classifica della Vuelta 2020 un comunque attivissimo Primoz Roglic, il giorno festivo oggi potrebbe di nuovo avere un peso determinante nell’economia della corsa, senza contare che vincere in cima all’Angliru è uno degli obiettivi che sicuramente nobilita la carriera di ogni ciclista. Non a caso l’ultima volta fece festa un certo Alberto Contador: chi riuscirà oggi a conquistare questo insolito Angliru novembrino?

DIRETTA VUELTA 2020: PERCORSO 12^ TAPPA

La diretta Vuelta 2020 vivrà dunque oggi una giornata fondamentale: è doveroso allora scoprire in maggiore dettaglio cosa ci riserverà il percorso della odierna dodicesima tappa Pola de Laviana-Alto de l’Angliru di 109,4 km. La partenza avrà luogo da Pola de Laviana alle ore 14.08 dato che il chilometraggio sarà decisamente breve, tuttavia la successione di salite che ci attende è davvero impressionante. Solo i primi 25 km saranno facili, poi sarà un continuo alternarsi di salite e discese fino all’Angliru, giudice finale. La prima asperità sarà l’Alto del Padrun al km 29,3, un Gpm di terza categoria come il successivo Alto de Santo Emiliano al km 43, buoni per fare la gamba verso l’Alto de la Mozqueta, prima salita davvero tosta di giornata con i suoi 6,6 km all’8,4% di pendenza media (i primi 2 km costanti al 12%) per giungere al Gpm al km 60,3. Al termine della discesa annotiamo lo sprint intermedio a Figaredo (km 77), poi si tornerà a salire verso l’Alto del Cordal (km 88,2), altra salita breve ma cattiva: sono 5,4 km al 9,3% medio e lunghi tratti in doppia cifra, con punte al 14% nell’ultimo chilometro. Tutto questo naturalmente prima della salita verso l’arrivo all’Alto de l’Angliru: i numeri parlano di 12,4 km al 9,9%. Subito uno strappo al 22,5%, anche se i primi 5 km tutto sommato sono globalmente accettabili, poi però per i sucessivi 7 km non si scenderà mai sotto il 10% e spesso si andrà molto oltre, fino alla punta di pendenza massima al 23,5%. La salita spiana giusto negli ultimissimi metri, ma a quel punto i giochi saranno fatti…





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