Un corso di diritto degli animali domestici è stato attivato presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino (40 ore e 6 crediti formativi), al quale avranno accesso gli iscritti quando raggiungeranno il quarto e quinto anno e che si pone la finalità di preparare i giuristi di domani a fronteggiare i nuovi problemi che, in qualche modo, finiscono per intersecarsi con le questioni proprie del diritto privato: si va dalla proprietà ai rapporti contrattuali, dal fatto illecito alla disciplina della famiglia e delle successioni.
Ne dà notizia il quotidiano “La Stampa”, che ha intervistato il professor Luciano Olivero, ideatore del corso di diritto degli animali domestici: “Nella società di oggi gli animali, soprattutto quelli da compagnia, attirano spesso l’attenzione della giurisprudenza, perché sempre più spesso danno adito a conflittualità – ha dichiarato –. A queste si aggiungono problemi che si trascinano da sempre: se a un allevatore uccidono gli animali, è previsto un risarcimento di tipo economico. Ma se a una persona anziana, magari sola, viene a mancare il suo amatissimo cagnolino perché è rimasto ucciso, le richieste di danni non possono limitarsi solo alla sfera patrimoniale”.
CORSO DI DIRITTO DEGLI ANIMALI ALL’UNIVERSITÀ DI TORINO: “PROBLEMATICHE DA APPROFONDIRE NELL’INSEGNAMENTO”
In Italia, ha sottolineato ancora su “La Stampa” il professor Olivero, sono numerose le famiglie italiane con almeno un animale domestico e questo dato restituisce “l’effetto misurabile di un movimento culturale da mettere in relazione con i fenomeni che attraversano le società occidentali, come la denatalità delle giovani coppie e l’invecchiamento della popolazione, che concorrono a riversare sugli animali domestici un’affettività che non si può indirizzare in altri modi”.
Il diritto degli animali domestici porterà ad analizzare alcune controversie: durante lo scioglimento della comunione dei beni, infatti, gli animali d’affezione rappresentano un’entità che non è possibile dividere. “In generale – ha asserito al quotidiano il direttore del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, Raffaele Caterina – si tratta di problematiche spesso affrontate in maniera sparpagliata, ma che invece devono essere trattate in modo unitario e approfondite nell’insegnamento”.