Un nuovo studio sostiene che la disfunzione sessuale possa essere persistente dopo la sospensione dei farmaci anti depressivi. Si chiama PSSD (disfunzione sessuale post – SSRI) ed è stata riconosciuta recentemente. L’EMA infatti ha aggiornato la scheda tecnica di alcuni farmaci che appartengono alle classi SNRI e SSRI. Pare che la causa di questo disturbo sia iatrogeno e non psicologico, ma rimane comunque da accertare con maggiore chiarezza. La diagnosi infatti è puramente anamnestica e al momento non ci sono dei trattamenti che possano evitare questo problema. Sicuramente dovranno essere effettuati altri studi su un argomento che potrebbe riguardare moltissime persone.
Disfunzione sessuale dopo sospensione depressivi: la decisione del Royal College
In merito alla disfunzione sessuale dopo la sospensione degli anti depressivi si è pronunciata anche il Royal College of Psychiatrist inglese. Di recente infatti ha specificato di rendere più restrittive le linee guida rispetto a questi farmaci, andando a riconoscere che alla sospensione di questi medicinali possa portare a una disfunzione grave e in alcuni casi persistenti. Si tratta di una condizione che sicuramente colpisce anche la mente delle persone che ne sono affette e può portare a risvolti negativi anche dal punto di vista psicologico. Sono stati lanciati nuovi studi legati anche a come combattere la cosa in pazienti che ormai da anni ci convivono. E in Italia? Al momento tutto tace, ma di certo la scheda dell’EMA è già un segnale importante.