Condannato all’ergastolo per l’omicidio della ex moglie avvenuto nel 2019 durante un karaoke, Domenico Massari sarebbe tornato a colpire in carcere. Secondo quanto riporta Ansa, il 58enne avrebbe ucciso un compagno di cella al culmine di una lite esplosa per gli spazi condivisi nel penitenziario milanese di Opera. La vittima, Antonio Magrini, aveva 68 anni e scontava una pena definitiva per traffico di droga.
Stando ad una prima ricostruzione, Domenico Massari avrebbe colpito il detenuto dopo un diverbio per la televisione. L’uomo sarebbe stato prima stordito con un oggetto contundente, forse il manico di una scopa, poi sarebbe stato strangolato con la cintura di un accappatoio. Si tratta dell’ennesimo fatto di sangue che si consuma all’interno delle carceri italiane, nonostante i reiterati allarmi dei sindacati sulla carenza di personale, sul sovraffollamento e sulle condizioni dei detenuti. Dai primi del 2024 ad oggi si sono registrati 32 suicidi tra la popolazione carceraria, 4 quelli di agenti in servizio, ora l’omicidio di Magrini. “Sono tragedie che segnalano una crisi inequivocabile dell’intero sistema penitenziario italiano“, ha commentato Mirko Manna, coordinatore nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria.
L’omicidio di Deborah Ballesio a Savona nel 2019
Il nome di Domenico Massari è legato a un femminicidio del 2019 per il quale è stato condannato all’ergastolo. Era il 13 luglio quando uccise l’ex moglie Deborah Ballesio mentre cantava al karaoke in uno stabilimento balneare di Savona. La donna fu raggiunta da 6 colpi di pistola e nella sparatoria erano rimaste ferite tre persone tra cui una bimba. Dopo il delitto, l’uomo si diede alla fuga per diverse ore, salvo poi consegnarsi il giorno seguente a Sanremo.
In merito al movente, lo stesso Massari aveva escluso motivi passionali e aveva parlato, ricostruisce Ansa, di questioni economiche. A suo dire si sarebbe sentito truffato dalla vittima, convinto che gli avesse sottratto del denaro dopo la fine della relazione. A processo sarebbero emersi elementi a conferma di questo scenario: l’uomo avrebbe investito alcune centinaia di migliaia di euro nell’apertura di un’attività nella zona, intestato però all’allora consorte. Con la separazione, Massari avrebbe chiesto indietro la propria parte minacciando di incendiare il locale, proposito che avrebbe concretizzato a margine del rifiuto della donna. Si tratta di un fatto per il quale, riporta ancora l’agenzia di stampa, sarebbe stato arrestato. Scarcerato 3 anni dopo, avrebbe raccontato di non aver trovato i soldi in un luogo in cui li aveva sotterrati e avrebbe incolpato Deborah Ballesio finendo per ucciderla.