I 20 ANNI DALLA MORTE DEL SERVO DI DIO DON LUIGI GIUSSANI: LE SANTE MESSE SPARSE PER L’ITALIA E IL MONDO, ECCO QUALCHE INFO
Nel pieno della fase testimoniale per la Beatificazione, il prossimo 22 febbraio 2025 si celebrano i 20 anni esatti dalla morte di Don Luigi Giussani, insegnante e genio educatore, nonché fondatore del Movimento di Comunione e Liberazione. Come ogni anno la Fraternità di CL nel periodo attorno all’anniversario organizza in Italia e nel mondo per chiunque lo desideri una Santa Messa commemorativa: un’occasione per ricordare il carisma del “Don Gius” ma anche un modo per riunire nelle varie parti dislocate del mondo i vari iscritti alla Fraternità.
Oltre però all’anniversario della sua salita al Cielo, in questo grande anniversario memoriale si fa testimonianza del riconoscimento della Chiesa Cattolica della Fraternità di CL, avvenuto l’11 febbraio del 1982. Al di là di alcune città che hanno già cominciato le celebrazioni di questi due importanti capisaldi della vita del Movimento – come a Milano, Santa Messa celebrata lo scorso 12 febbraio in Duomo – ecco alcune delle date nelle città più significative per la vita di Comunione e Liberazione: la Santa Messa di commemorazione per Don Giussani si tiene ad esempio a Roma il prossimo 22 febbraio con la presenza del cardinale Baldassarre Reina, mentre il giorno seguente sono Napoli e Torino a ricordare il Servo di Dio entrato già nella seconda fase del processo di Beatificazione dal Dicastero vaticano. A Firenze la Santa Messa si terrà il 20 febbraio con il vescovo Gambelli, mentre a Bologna è il Presidente della CEI Matteo Maria Zuppi a celebrare l’Eucaristia il prossimo 16 febbraio 2025. Per sapere tutte le informazioni sulle altre Messe con località, orario e luoghi, ecco il link ufficiale della Fraternità di CL.
“CL, IL NUMERO 7 E LA VIVA FEDE”: L’OMELIA DELL’ARCIVESCOVO DELPINI NELLA SANTA MESSA IN DUOMO A MILANO
Come dicevamo, nella città dove tutto è nato, il ricordo di Don Giussani è stato celebrato come da tradizione dall’arcivescovo in Duomo lo scorso 12 febbraio 2025, dando il “là” alle varie celebrazioni previste da qui fino a fine febbraio in ogni continente mondiale. Nella Santa Messa sotto la Madonnina, mons. Delpini ha parlato di “sovrabbondanza”, di una storia ricca di fede fin dai primi insegnamenti di Don Luigi Giussani al liceo milanese del Berchet, poi l’Università Cattolica, il movimento giovanile di GS e poi, infine, la Fraternità di CL.
L’arcivescovo Delpini si è poi soffermato sulla figura del numero 7, una delle cifre che ritornano di continuo nella Bibbia e che si lega perfettamente alla vita e alla testimonianza di Don Giussani: «Il numero sette è il numero della inadeguatezza. Il numero della povertà», spiega il prelato davanti alla platea di fedeli gremita in tutto il Duomo. Ebbene, la storia di CL è proprio la conferma dell’opera di Dio che si snoda con il “poco che siamo” e che tutto viene messo a disposizione per Cristo e in Cristo: “Quelli del numero sette”, conclude Delpini nell’omelia su Don Giussani, sono quelli sempre disponibili – tanto ieri quanto oggi – alla vera conversione nell’incontro con Gesù.
L’INTENZIONE DI CL PER LA SANTA MESSA DI DON GIUSSANI, TRA SOVRABBONDANZA E DONO…
Perché in fondo il vero grande insegnamento del carisma di Don Luigi Giussani non solo a CL ma all’intera storia della Chiesa è proprio riassumibile in quell’efficace testimonianza: il cristianesimo è verità viva perché testimonia l’incontro vivo con Dio, perché è solo tramite la “comunione” con Lui, solo tramite l’incontrarsi e il volersi bene, è possibile “essere liberati” dal proprio male e dal proprio peccato.
Parte da qui anche l’intenzione scelta da Comunione e Liberazione (la trovate integrale qui, ndr) per essere letta nella Santa Messa di commemorazione in ogni angolo del globo: invocando la Madonna nell’anno del Giubileo 2025, dedicato alla speranza, si ricorda la protezione che la Chiesa offre al cammino della Fraternità, oltre alla piena gratitudine per il dono di pace che Don Giussani ha permesso nelle vite di chi lo ha incontrato, direttamente o indirettamente tramite la vita del Movimento di Comunione e Liberazione.
Come spiega infine in una nota Davide Prosperi – dopo Don Julian Carron divenuto il nuovo Presidente della Fraternità di CL – il ricordo dei 20 anni dalla morte di Don Giussani si fonda sulle parole dette al sue funerale il cardinale Joseph Ratzinger (che tra l’altro pochi mesi divenne Papa Benedetto XVI dopo la morte di San Giovanni Paolo II), quando descrisse il Gius come un uomo «toccato e ferito dal desiderio della bellezza». L’invito è a non accontentarsi di una bellezza “banale” e “qualunque”, ma dell’Unico in grado di poter cambiare per sempre la storia umana: il cristianesimo è un incontro continuo, un avvenimento nel trovare Cristo, è una grande e fedele «storia d’amore», disse Ratzinger.