Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, ha pubblicato nelle scorse ore un messaggio sul social Truth in cui ha parlato del problema immigrati oltreoceano, non incolpando, un po’ a sorpresa, il suo predecessore Joe Biden — ricordiamo, colpito da un cancro alla prostata nelle ultime settimane. Secondo il tycoon newyorkese, l’ex commander in chief non fu il responsabile della crisi migratoria americana, incolpando invece il suo team, che avrebbe a sua volta manipolato il presidente approfittando del suo deterioramento cognitivo.
Parole durissime, quelle di Trump, secondo cui Biden non era affatto favorevole alle “frontiere aperte”, e che non è stata una “sua idea” quella di aprire agli immigrati i confini degli Stati Uniti. Il presidente americano punta invece il dito contro quelle persone attorno a Biden che sapevano che “era cognitivamente compromesso” e che di fatto “hanno rubato la presidenza”, esponendo la nazione a un “grande pericolo”.
DONALD TRUMP, E LA POLITICA MIGRATORIA DI BIDEN: “NON AVREBBE MAI PERMESSO…”
Quindi ha teso ancora una volta la mano al suo predecessore, spiegando che lo stesso non avrebbe mai permesso l’ingresso, nel suolo degli Stati Uniti, di criminali. Ma a chi si riferisce di preciso Trump quando parla di questi “presunti cospiratori”? Difficile capirlo, visto che il presidente non fa nomi e cognomi, ma è ipotizzabile pensare a qualcuno dello staff della Casa Bianca, accusati da Trump di aver commesso “alto tradimento” e augurandosi che questi “criminali traditori” vengano puniti, in quanto hanno tentato di distruggere il Paese, non riuscendoci però, perché alla fine — ha detto — “ha vinto Trump”.
Gli analisti hanno scandagliato nelle scorse ore il messaggio pubblicato dal tycoon di New York, sottolineando come non sia la prima volta che lo stesso tiri in ballo i presunti problemi cognitivi di Joe Biden, e definendolo anche opportunista per via del momento di fragilità che sta vivendo l’ex presidente.
DONALD TRUMP, E LA POLITICA MIGRATORIA DI BIDEN: IL FOCUS SULL’AUTOPEN
In particolare, Trump fa riferimento all’Autopen, un sistema automatizzato usato per firmare i documenti ufficiali e che, secondo il presidente, sarebbe stato sfruttato per falsificare la firma di Biden. Di conseguenza, alcune decisioni importanti sarebbero state sottoscritte dal presidente senza che lo stesso ne fosse a conoscenza. Possibile una cosa del genere? Se fosse vero, significherebbe che realmente Joe Biden soffre di gravi problemi di salute, sospetti che sono sempre aleggiati ma che non sono mai stati confermati al 100%.
È vero, infatti, che negli scorsi giorni è giunta la drammatica notizia del cancro alla prostata, ma questa grave patologia non dovrebbe avere nulla a che fare con il funzionamento cognitivo. Vedremo se Biden replicherà o meno a queste parole di Trump, che hanno fatto il giro del web e che hanno diviso la critica tra coloro che contestano al presidente di voler strumentalizzare la malattia di Biden e, dall’altra parte, tutti gli altri — i suoi grandi sostenitori — che invece gli danno ragione.