Si è conclusa in una tragedia la disputa tra due ex-coniugi che andava avanti da 4 anni, da quando Pasquale Iacovone, muratore 40enne e la moglie Enrica Patti si erano separati.
La donna aveva denunciato Icovone più volte per stalking e aveva chiesto che gli fosse tolta la patria potestà dei due figli a seguito delle continue minacce di morte nei suoi confronti e nei confronti dei figli e dei familiari.
La donna aveva sporto dieci querele, tante quante le minacce ricevute; l’avvocato della donna, Pier Luigi Milani, racconta di come l’ex-marito nel luglio del 2012 minacciò la sua cliente con queste parole: “ammazzo te e tua madre. L’unico modo per farti del male…e mi porto via i bambini 15 giorni e te li ammazzo”. L’uomo “era ossessionato dall’idea di fargliela pagare, non accettava di essere stato lasciato. La insultava, anche davanti ai bambini. E anche in pubblico diceva frasi del tipo “ti spacco la testa”.
Minacce che Iacovone non rivolgeva solo alla madre dei suoi figli, ma ai bambini stessi, di 9 e 12 anni. “Una volta- spiega ancora l’Avvocato- aveva mostrato un grosso coltello da cucina al figlio più grande, dicendo che l’avrebbe usato per uccidere la mamma. Così poi avrebbe avuto la mamma al cimitero e il papà in prigione”.
I bambini risentivano di questa situazione, erano tesi e distratti a scuola e avevano uno scarso rendimento, tanto che i servizi sociali avevano avviato un procedimento per revocare al padre violento la patria potestà, questo contro il volere della ex-moglie, che temeva un ulteriore peggioramento dei loro rapporti. Iacovone proprio lunedì di questa settimana, aveva ricevuto la citazione di processo penale per stalking, che avrebbe avuto la prima udienza il 22 ottobre.
La mattina di martedì, mentre Iacovone e i figli si trovavano in casa, un’esplosione ha distrutto l’appartamento dove l’uomo viveva in affitto a Ono San Pietro (Vallecamonica).
Il proprietario di casa è arrivato sul posto appena avvisato, ed è riuscito ad estrarre vivo dalle fiamme Iacovone, che ha riportato ustioni sull’ 85% del corpo, mentre per i bambini, nonostante l’intervento dei vigili del fuoco, non c’è stato niente da fare, sono stati trovati morti nella loro camera da letto.
Sul posto sono accorsi il nucleo investigativo dei carabinieri, la scientifica e il pubblico Ministero Eliana Dolce, che hanno aperto un fascicolo per duplice omicidio a carico di ignoti.