Anna Laura Millacci ha denunciato l’ex compagno Massimo di Cataldo per violenze. “Ci sono donne che ogni giorno subiscono violenze e continuano a perdonare. Io il signor Di Cataldo, faccia d’angelo e aspetto da bravo ragazzo l’ho perdonato tante volte. Anche quando ero incinta mi ha picchiata e Rosalù è un miracolo sia nata. Questa volta le botte me le ha date al punto da farmi abortire il figlio che portavo in grembo“, ha scritto la donna su Facebook pubblicando alcune foto che la ritraggono con il naso e il labbro sanguinanti. I due sono stati insieme per 13 anni. In tanti dubitano dell’autenticità delle foto pubblicate dall’artista visuale, anche per la scelta di denunciare l’ex comapgno su Facbook, ma la polizia ha iniziato a indagare. Mentre la notizia rimbalzava su tutti i quotidiani nazionali, Massimo Di Cataldo è apparso incredulo dello scandalo in cui è stato coinvolto: “Solo poco fa ho appreso da Facebook cosa sta succedendo e sono sconvolto. Come può una donna, madre di mia figlia, arrivare a tanto, alterando la realtà, solo perché una storia finisce? Farò di tutto per tutelarmi, prima come uomo e poi come artista“, ha scritto su Facebook il cantante, per poi rilasciare una dichiarazione più lunga e dettagliata. “Io non ho fatto nulla di ciò per cui vengo accusato, credetemi. Ho amato questa donna per tanti anni, al punto anche di annullarmi per lei, e oggi non la riconosco più, visto che, con tanta sconsideratezza, ha messo in scena questa farsa. Un’esperta in comunicazione come lei come non poteva prevedere tutto questo? La nostra storia era arrivata a un punto limite, nonostante il bene che le volessi, ed era ormai insostenibile per me (per questioni di cui preferisco non parlare in questo momento e in questa sede per l’affetto che ho nei suoi confronti). Mi trovo nella posizione di non volermi difendere usando gli stessi mezzi che lei ha usato per umiliarmi pubblicamente poiché credo ancora nell’amore e nella giustizia, e lealmente vorrei difendere (lo devo a mia/nostra figlia) la dignità di una persona che per la sua ambizione e per le sue aspirazioni egoistiche ha inscenato tutto questo. Sono io ad essere stato colpito duramente e i segni che porto non si possono certo evidenziare ad arte in una fotografia. Sto già prendendo provvedimenti legali per la grave accusa che ho subito. Ora il mio lavoro, seppur compromesso da questa imbarazzante vicenda, viene dopo, prima c’è la mia dignità di uomo. La verità verrà a galla. Io non temo poiché non ho niente da nascondere“, ha scritto sempre sul social network Massimo Di Cataldo, che dichiara a gran voce la sua innocenza.
Anche Jorgelina Borda Amezaga, prima moglie di Massimo Di Cataldo, ha commentato la notizia in un’intervista con Il Messaggero: “Quando vivevamo a Trastevere, con Massimo, lei lo perseguitava, citofonava a tutte le ore della notte, nonostante io avessi una bambina piccola, la mia primogenita, Carlotta, che dormiva. Lo tempestava di messaggi per costringerlo a scendere. Mi sembrava ossessiva ed emozionalmente squilibrata. Massimo mi avrà tradito con 500 donne, ma lei non gli dava tregua, nemmeno quando lui pensava di ricostruire la famiglia. Ha invaso la nostra vita quotidiana, ha fatto tanto male a Massimo e a me. Caricai sull’auto le mie cose, presi la bambina e tornai in Spagna. Quanto sta accadendo ora mi conferma di aver fatto la scelta giusta“. Inoltre la prima moglie del cantante, che è stata chiamata in causa da Anna Laura Millacci, non capisce la scelta della donna di denunciare le violenze tramite un social network: “Non so perché quella donna mi abbia coinvolta. Guardando il suo volto tumefatto scatta in chiunque l’istinto di solidarietà. Ma mi chiedo perché abbia aspettato 13 anni e non sia andata dai carabinieri a denunciarlo invece di pubblicare la foto sui social network? Ha una galleria d’arte, no? Forse cercava pubblicità“.
Intanto Anna Laura Millacci, che ai microfoni di Tgcom24 ha raccontato che in 13 anni insieme Di Cataldo l’ha picchiata quattro o cinque volte, ha pubblicato un nuovo messaggio su Facebook: “Passata la tempesta uscirà fuori la verità che solo le autorità giudiziarie potranno stabilire al di là dei gossip, delle falsità o tentativi di difendere la facciata pubblica del cantante. Non cerco pubblicità“.