Giovanna e Sara Battaglia sono le icone di uno stile che cambia. La consacrazione a “volti fashion” di una generazione è avvenuta negli anni Duemila. Loro, di anni, ne hanno tra i 35 e i 39, e sono tra le sisters più in vista del mondo della moda. Su Instagram fanno incetta di like. Giovanna, la maggiore, vanta 915mila follower ed è tra le donne meglio vestite del pianeta (fonte: Financial Times). La loro è una famiglia di artisti: “Fa parte della nostra vita da quando siamo nate”, racconta Sara al Corriere, “nostra madre è una scultrice, nostro fratello è un gallerista, io stessa mi sono diplomata all’Accademia di Brera”. Il loro percorso, però, è un po’ diverso: il successo non si è limitato all’Italia, ma ha superato ogni confine e aspettativa.
Bambine prodigio
“In realtà dietro al nostro successo c’è tanto lavoro: quest’anno io ho tagliato il traguardo dei vent’anni nel campo della moda, su questo settore ho la memoria di un dinosauro, e per Sara vale lo stesso”, dice Giovanna. “Se c’è un messaggio da dare con questa intervista è che il successo non si misura con i like, ma con l’impegno. Quelli che credono che il successo sia ‘instant’ sono gli stessi che si deprimono per primi: deve esserci più sostanza”. Chi di loro ha iniziato per prima? “Io”, risponde Giovanna, “ma solo per un fatto di anzianità. Sara a 6 anni metteva in fila in un foglio A4 tante figurine, che poi vestiva con i suoi look”. Quando si dice: enfant prodige.
Niente brioches
Le due iniziarono a sfilare quasi simultaneamente: “Eravamo sempre in tandem”, rivela Sara. “Avevo 11 anni e lei 15, la vedevo uscire con abiti bellissimi e dicevo: prima o poi tocca anche a me”. Entrambe frequentavano le discoteche milanesi, The Base fra tutte. “Ci mettevamo delle parrucche arancioni o blu per completare il look. Quel club è stato il nostro regno, lì abbiamo conosciuto tutti quelli con cui poi abbiamo lavorato”. Poi l’avvento dei social, così descritto da Giovanna: “Curiamo personalmente i nostri canali: come succedeva con i telefonini, io ho profili Instagram privati e aziendali: quando faccio ricerca e sono attenta a scovare nuovi talenti sul web non voglio essere distratta dalle brioches postate all’ora di colazione dai miei amici”.