Il tumore al seno potrebbe essere sconfitto dall’immunoterapia. Aumentano le speranze anche per le donne affette dal triplo negativo metastatico, una tipologia di cancro davvero molto aggressivo che di solito colpisce le donne molto giovani. A Esmo 2018 è stato presentato lo studio prospettico randomizzato IMPassion130 e pubblicato sulla rivista specializzata New England Journal of Medicine. Questo è stato condotto su 902 donne con tumore al seno triplo negativo senza aver ricevuto nessun tipo di trattamento. Queste sono state divise in due gruppi. Il primo è stato trattato con l’atezolizumab, un farmaco immunoterapico, in combinazione con il nap-paclitaxel, un farmaco chemioterapico. Il secondo invece, il gruppo di controllo, è stato curato solo con la chemioterapia. Chi ha ricevuto il trattamento immunoterapico ha vissuto due mesi in più senza progressione della malattia, un risultato importante in ottica futura.
Tumore al seno sconfitto con l’immunoterapia? Parla Giuseppe Curigliano
In merito alla cura del tumore al seno con l’immunoterapia ha parlato il direttore della divisione sviluppo nuovi farmaci per terapie innovative per lo IEO di Milano, Giuseppe Curtigliano. Questi ha parlato come riportato da La Stampa: “Questo studio ha ottenuto dei risultati positivi sulla sopravvivenza libera da malattia. Inoltre ha mostrato un netto vantaggio di sopravvivenza globale in sottogruppo di donne, quelle con triplo negativo che esprime il recettore PD-L1. Erano nel conto totale il 41%”. Il direttore ha specificato inoltre come la sopravvivenza di un anno possa raggiungere i 25 mesi rispetto i 15 di chi effettua invece la chemioterapia. Si può parlare quindi di un vantaggio di sopravvivenza rivoluzionario. Questo passo enorme porta per la prima volta anche il tumore al seno nell’immunoterapia che l’ultimo Premio Nobel pensa possa sconfiggere ogni tipo di cancro entro il 2050.