Le posizioni del patriarca di Mosca Kirill non sono poi così diverse da quelle del mondo cattolico italiano, anzi sono le stesse. A sostenerlo è Angelo D’Orsi, che con quest’affermazione ieri a Di Martedì ha fatto sobbalzare dalla sedia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bruno Tabacci. «In realtà siamo assistendo ad un esercizio di propaganda. Nel momento in cui diciamo che la loro è propaganda e la nostra è informazione, stiamo di nuovo riproponendo questa contrapposizione, bene contro male e democrazia contro autocrazia», ha esordito lo storico nell’intervento.
Ma questo è il punto decisivo a suo dire: «Dobbiamo smetterla con questo atteggiamento. Noi ci sentiamo superiori, senza contare che le posizioni espresse da Kirill sono sostanzialmente in buona parte quelle della Chiesa cattolica e del mondo cattolico italiano». Tabacci, così come Beatrice Lorenzin, anche lei ospite, lo contestano subito: «Ma cosa dice?». Allora interviene anche il conduttore Giovanni Floris…
FLORIS A D’ORSI “MA KIRILL APPOGGIA IL REGIME…”
«Da quando c’è Francesco sicuramente», il commento di Giovanni Floris alle parole di Angelo D’Orsi, che ha tirato dritto: «Questa è una posizione assai diffusa nella Chiesa e del mondo cattolico». Ma il conduttore di Di Martedì ha voluto precisare: «Una cosa è il libero pensare dei conservatori italiani, una cosa è la voce del patriarca che appoggia il regime». Lo storico però ha portato avanti la sua tesi: «Nel mondo cattolico esistono posizioni di ripudio contro ciò che non è il matrimonio regolare, la sacra famiglia, madre, padre e figli… Dobbiamo smetterla di sentirci superiori. Siamo diversi, dobbiamo insistere sulla diversità». Bruno Tabacci, dal canto suo, non ha potuto far altro che ribadire le sue perplessità: «Coinvolgere il mondo cattolico italiano…». Il problema, infatti, è che il patriarca di Mosca abbia identificato i valori morali tradizionali con le ragioni della guerra in Ucraina…