Il regista di Dream team, Olivier Dahan, ha dichiarato che non ama il calcio. Questo significa che il suo nuovo film ha il potenziale per attirare chi soffre della stessa patologia? Certamente, perché se parliamo di calcio a Les Seigneurs ovviamente e molto ampiamente, ma parliamo anche della crisi, della disoccupazione e delle sue conseguenze per gli abitanti di un piccolo comune. Un progetto sbalorditivo, Les Seigneurs propone quindi di unire sport, discorso socio-economico e pura commedia. Un bel bonus anche il piccolo placcaggio che rappresenta Les Seigneurs, con l’atteggiamento rivoltante dei nostri “affascinanti” calciatori francesi, più inclini a prendere in giro le ragazze squillo e a far festa, che a giustificare i loro stipendi con una palla ai piedi. La ciliegina sulla torta, per un lungometraggio che di fatto nasce dall’apparente volontà di un regista che non voleva fare una commedia sportiva al 100%.
Su Raiuno, il film con Omar Sy
Dream team va in onda oggi, sabato 26 giugno, a partire dalle ore 16:45 su Rai 1. Si tratta della commedia sportiva del regista francese Olivier Dahan (La vie en rose). È il film ideale entrare nel clima degli europei di calcio di queste notti magiche. Il regista Olivier Dahan fa goal con The Dream Team (Les Seigneurs), una commedia calcistica del secondo anno che prende un’idea decente e la segue dall’inizio alla fine. Indipendentemente da ciò, una squadra di comici francesi famosi, così come l’amore duraturo della nazione per questo sport, hanno spinto Warner Bors per la produzione di questo film.
Non esiste un vero equivalente gaelico di Slap Shot, Major League o Caddyshack, per citare alcuni classici degli States, quindi un progetto del genere aveva tutto il potenziale per ottenere alcune battute solide, specialmente con un cast di pesi massimi tra cui Omar Sy (Intouchables), Gad Elmaleh (Midnight in Paris) e Ramzy (Porn in the Hood). Patrick Orbéra, un ex grande calciatore ora è alcolizzato. Dopo aver aggredito un arbitro sul set di Téléfoot, è stato costretto dai tribunali a trovare un impiego stabile. È stato reclutato come formatore nella piccola isola di Molène in Bretagna.
I dilettanti si sono appena qualificati per il 7° round della Coupe de France. Di fronte al dilettantismo dei giocatori, dipendenti del conservificio locale, La Molénaise, minacciato di chiusura, decide di reclutare i suoi ex compagni di squadra della squadra francese per continuare l’avventura1: Léandri vuole mettersi in gioco per accettare di giocare, Ziani scopre di avere ancora dei fan, Berda esce di prigione e si unisce alla squadra per sfuggire ai suoi ex rivali armati, Marandella lascia la sua discoteca a condizione di essere nominato centravanti e più portiere, Weké fa credere alla moglie che stia andando a un spa per curare i suoi problemi cardiaci.
Dream team, la trama del film
Soffermiamoci sulla trama di Dream team. Dopo la vittoria della squadra contro altri club regionali, il club si è qualificato per la 32a finale. Ma per salvare il conservificio dalla bancarotta, dovrà battere l’OM. Il dramma sociale è ricucito con delicatezza, ma ha almeno il merito di cercare di denunciare manovre purtroppo fin troppo comuni (chiusure di impianti). Il ritorno degli eroi è una piacevole sorpresa. Semplicemente perché anche se la canzone è nota (i perdenti stanno tornando sul palco a forza di implacabilità), è piacevole e dà grandi impulsi.
Senza naturalmente andare a toccare i maestri stalloni della disciplina, Les Seigneurs fa quello che può e riesce, a forza di insistere, a toccare una corda in rare occasioni. Soprattutto grazie a José Garcia, che ancora una volta è il forte legame del lotto. Il suo personaggio unisce gli altri protagonisti del film, e l’attore unisce anche il resto del cast. Decisamente dotato quando è un po’ canalizzato, Garcia riesce a passare dalle risate alle lacrime.