Viralissimo online e ricercatissimo ormai da diversi mesi a questa parte, il Dubai Chocolate è diventato un vero e proprio fenomeno di quelli che dalla rete sono in grado di influenzare in modo netto e preciso la vita reale condizionando un intero mercato che da diversi anni era già al centro di una complessa crisi: ovviamente – ma lo vedremo meglio tra poco – il riferimento non è tanto al cioccolato o al cacao (che di per sé sono già mercati al centro di una leggera crisi per via del cambiamento climatico), ma al pistacchio che è il protagonista assoluto del Dubai Chocolate.
Partendo proprio da qui, secondo le attuali stime di mercato tra il boom del 2022 nelle vendite di pistacchio (che ora, infatti, si trova praticamente in qualsiasi prodotto dolce o salato, dal gelato alle creme spalmabili, arrivando anche fino alle uova di cioccolato poco fa protagoniste della Pasqua) e l’arrivo massiccio del Dubai Chocolate in tutto il mondo, ad oggi il prezzo del famoso frutto secco è aumento del 35 per cento: l’Iran nel solo 2025 ha esportato il 40% in più di pistacchi al mondo; mentre la Turchia – tra i principali produttori per via della sua tradizione dolciaria – ha recentemente adottato misure per calmierare il mercato interno, aumentando le importazioni dalla vicina Siria.
Cos’è il Dubai Chocolate: la storia di un inaspettato successo commerciale
Alla base di questa vera e propria crisi del mercato del pistacchio c’è – appunto – il Dubai Chocolate nato per la prima volta nel 2022 nella capitale degli Emirati Arabi: l’idea originale – legata ad una voglia in gravidanza di Sarah Hamouda soddisfatta del marito Yezen Alani – è arrivata ai cioccolatieri dell’azienda Fix Chocolatier che hanno creato una tavoletta di cioccolato ripiena di crema al pistacchio mischiata con la pasta kataifi e la salsa tahina a base di sesamo bianco.
Inizialmente le vendite del Dubai Chocolate furono – a dir poco – deludenti e solamente grazie alla sponsorizzazione nel dicembre del 2023 da parte dell’influencer Maria Vehera il prodotto ebbe un iniziale boom di vendite che costrinse l’azienda Fix Chocolatier ad aprire una vera e propria sede fisica, a munirsi di un sito web e a rendere disponibili gli acquisti dall’estero: da quel momento il Dubai Chocolate ha progressivamente attirato l’attenzione dei grandi marchi ed è diventato un vero e proprio fenomeno mondiale.
I primi a produrre industrialmente il Dubai Chocolate al di fuori degli Emirati Arabi sono stati i maître chocolatier della nota azienda Lindt che nel primo giorno di vendite di quello che doveva essere un prodotto limitato – con una tiratura di appena mille pezzi nella sola Germania – hanno visto gli acquirenti mettersi in coda davanti al negozio dalle 2 di notte: da quel momento è stato inserito nella linea di produzione (ed è ora facilmente acquistabile in qualsiasi negozio); mentre al trend si sono poi unite tutte le altre grandi marche e addirittura cioccolatieri del calibro di Ernst Knam che ha prodotto la sua versione migliorata.