La verità è solo un punto di vista? Facile chiederselo dopo aver visto “Gli anni più belli”, l’ultimo film di Gabriele Muccino. Tra i protagonisti c’è Pierfrancesco Favino, che interpreta il ruolo di un avvocato dedito alla causa dei deboli fino a quando non si ritrova a difendere uno che ha speculato sul sangue infetto provocando la morte di decine o centinaia di persone. A Mattia Feltri de La Stampa è sembrato evidente il riferimento a Duilio Poggiolini, che compare spesso nei film sugli anni Novanta. Del resto, è uno che fa sempre scena. Quel che però non è chiaro è il motivo per il quale viene descritto come il mostro senza scrupoli se poi la storia scrive che è stato assolto. E allora ci si torna a chiedere in questa occasione che peso abbia la verità processuale, anche se non è persuasiva quanto una sceneggiatura. «Ognuno di noi ha una sua verità ed è tale per quanto ci affascina, non per una scrupolosa analisi dei fatti, di quello che è successo prima e si è precisato dopo», scrive Mattia Feltri su La Stampa.
DUILIO POGGIOLINI, QUANDO UN FILM VALE PIÙ DI UNA SENTENZA
Duilio Poggiolini, ex re Mida della sanità italiana, fu assolto a marzo nel processo per il sangue infetto. Dopo oltre venti anni fu ritenuto non colpevole, insieme ad altri otto tra amministratori e dirigenti di aziende farmaceutiche, di aver causato decessi attraverso l’immissione sul mercato di farmaci emoderivati realizzati con sangue di dubbia provenienza. Si chiuse così una vicenda iniziata a Trento: il pm Lucio Giugliano aveva chiesto l’assoluzione e a niente valsero le tesi delle parti civili. Così come le accuse di colpa generica e specifica per aver sottovalutato le misure di prevenzione imposte dalla comunità internazionale già all’inizio degli anni Novanta. Si sosteneva che Duilio Poggiolini, allora direttore generale del servizio farmaceutico, aveva favorito le aziende Sclavo e Farmabiagini attraverso omissioni, agevolazioni e autorizzazioni. Inoltre, i farmaci prodotti rimasero in commercio anche dopo che ci si rese conto della loro pericolosità per la comunità degli emofilici. Ma un tribunale ha stabilito l’assoluzione di Duilio Poggiolini.