BANCHE CENTRALI/ Fed, Bce e altri 4 istituti tagliano i tassi. Borse in rialzo
Alcune tra le banche centrali più importanti del Pianeta, hanno deciso di scendere in campo, dando vita a importanti manovre per contrastare la crisi dei debiti sovrani.

Alcune tra le banche centrali più importanti del Pianeta, hanno deciso di scendere in campo contro la crisi, dando vita a importanti manovre per contrastare la crisi dei debiti sovrani. Oltre alla Federal Reserve (la banca centrale americana) e la Banca centrale europea, sono quattro gli istituti centrali che hanno preso la decisione di ridurre il tasso di interesse sulle operazioni swap (strumenti finanziari derivati che consento lo scambio di flussi di cassa tra due controparti) in dollari di 50 punti. Si tratta della Banca del Canada, della Banca di Inghilterra, della Banca del Giappone e della Banca svizzera. La misura ha consentito un’iniezione di liquidità negli istituti creditizi dei singoli stati che ha provocato l’immediata euforia delle borse. La Fed, non a caso, in un suo comunicato ha reso noto che l’operazione ha come obiettivo l’allentamento delle tensioni sui mercati finanziari e la mitigazione degli effetti di tali tensioni «sulla capacità da parte delle banche di fare credito a famiglie e imprese in modo da aiutare la ripresa economica». In Italia, in particolare, la crisi del nostro debito e il rischio di default, con il conseguente aumento dello spread, stava producendo un simile effetto.
L’aumento del differenziale tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi, infatti, fa sì che il rendimento dei btp sia estremamente elevato. Le banche, dal canto loro, per essere competitive rispetto allo Stato sono costrette a emettere titoli altrettanto convenienti, più qualcosa in più. La convenienza, ovviamente, sta tutta dalla parte di chi acquista. Chi vende, la banca, nella fattispecie, per far fronte ai suoi debiti, relativi agli interessi dei prodotti venduti ad un alto rendimento, non è più in grado di svolgere il suo compito principale: prestare soldi, se non a tassi impraticabili per una cittadino comune. La mossa della banche centrali fa in modo che cali li costo del circolazione di flussi capitali tra di loro. E, di conseguenza, che tale costo diminuisca il costo nei confronti delle singole banche, e da parte delle singole banche. Il aglio sarà reso operativo dal 5 dicembre sino a febbraio 2012.
La prima ripercussione, è stata evidente: Piazza affari ha chiuso a +4,38%, Londra a 2,93%, Parigi a 3,9% e Francoforte a 4,86%. A onor del vero, il dato positivo dipende anche dai dati sull’occupazione Usa, risultati migliori delle previsioni:
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