Sarà presentato domani in Senato il ddl relativo alla nuova manovra finanziaria varata negli ultimi giorni dal Governo. L’assemblea è infatti stata convocata dal presidente Schifani per mercoledì 17 alle ore 16 e 30. Dopo la presentazione del decreto, esso verrà inviato alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio che a partire da lunedì 22 agosto la esamineranno. Ci sono già indiscrezioni sulla Relazione tecnica del ddl, vengono riportate in queste ore dall’agenzia Ansa. Secondo queste indiscrezioni gli statali che scelgono il pensionamento anticipato vedrebbero slittare il proprio trf, un provvedimento che dovrebbe interessare circa 19mila lavoratori nel prossimo anno. Chi percepisce le pensioni di anzianità invece, che vedono interessate da 16.500 a 35mila persone, dovrà aspettare sei mesi prima di percepire la liquidazione di fine rapporto. Secondo le indiscrezioni, poi, l’abolizione degli enti con meno di 70 lavoratori non ha deroga, come invece era successo per il provvedimento analogo relativo agli enti di ricerca. Il contributo d solidarietà. Verrà esteso ai privati e dovrebbe permettere allo Stato di incassare 3.817,4 milioni di euro in tre anni. La relazione tecnica comunica poi che ci sarà un gettito aggiuntivo secondo queste stime: 674,4 milioni nel 2012, 1.557 nel 2013 e 1.586 nel 2014. L’Ansa nella sua nota riporta anche un passo della relazione tecnica che specifica che “poiché il contributo è deducibile dal reddito complessivo per ottenere il corrispondente gettito Irpef annuo netto occorre tener conto dei relativi effetti fiscali che sono stimati in circa -1.172 milioni di euro di Irpef e -35 e -12 milioni di addizionale regionale e comunale”. Tramite la norma che regolarizza la tassazione delle rendite finanziarie al 20%, con esclusione dei titoli di Stato, si avrà invece un gettito nelle case del Paese pari 19191 miliardi di euro. Ci si occupa poi della stretta sugli studi di settore: il maggior gettito di Irpef e Iva, si prevede, permetterà l’incasso di 31,5 milioni di euro snel 2011; 330 milioni nel 2012 e 231 milioni sia nel 2013 che nel 2014.
Con la norma che permette di intervenire sugli indicatori di normalità economica, si prevede che i soggetti faranno dichiarazioni dei redditi più alte di quanto facciano oggi, in particolare circa 220mila lavoratori autonomi.