Mario Monti usa toni drammatici per definire la situazione che il nostro Paese sta attraversando. Lo fa nell’introduzione alla bozza del Documento di economia e finanza che contiene il programma nazionale di riforma. Abbiamo evitato uno choc distruttivo ha detto ma la crisi che l’Italia attraversa può essere duratura e incidere sul potenziale di crescita. Per Monti è stato evitato uno choc distruttivo ma la crisi che si è aperta a partire dal 2008 avrà uno strascico molto lungo. Per questo, prosegue Monti, questo governo è nato nel segno dell’urgenza di agire. Allo stesso tempo, spiega, c’è la consapevolezza che per superare questa situazione critica non basta ragionare in tempi brevi. “La fiammata dei premi al rischio sovrano che ha portato il paese sull’orlo di una crisi drammatica non è una causa ma il sintomo di un malessere più profondo”. Per Monti, “L’Italia ha messo in sicurezza i conti pubblici e avrà un avanzo primario del 3,9% nel 2013. E’ uno sprint realizzato con lo sforzo collettivo di Parlamento, parti sociali, parte produttiva del Paese oltrechè dal governo. Ma molto resta da fare”. Il premier ha fatto anche riferimento alla cosiddetta “fuga dei cervelli”: essa è data dal fatto che l’Italia investe ancora poco nella ricerca, ha un numero insufficiente di brevetti e perde troppi talenti per l’alto numero di giovani che emigrano all’estero”. Ha voluto anche dire ancora una volta come i proventi dalla lotta all’evasione fiscale saranno utilizzati in futuro per ridurre le aliquote fiscali. Mario Monti ha poi preso parte stamane alla cerimonia di consegna dei Collari d’oro e diplomi d’onore agli atleti delle società sportive a cura del Coni. In tale sede ha voluto esprimere la propria gratitudine agli italiani per “la consapevolezza e il coraggio con cui affrontano un periodo difficile come attuale”. Un segno, ha detto, di grande maturità e responsabilità da parte degli italiani stessi. Ha voluto paragonare l’impegno faticoso degli atleti a quello del popolo italiano: “È un grande piacere essere qui con voi: la competizione onesta e leale è indissociabile dalla fatica.
Anche l’Italia sta soffrendo, è in grave sofferenza, ma sta dando una prova esemplare”. Ha infine scherzato sulla sua passione pe ra bicicletta dicendo che adesso più che al ciclismo si dedica al ciclo economico. “La passione per il ciclismo è una realtà storica, storica perché risale ad un secolo fa”.