TASSA CANI E GATTI/ Imposta comunale sugli animali per finanziare la lotta al randagismo
E’ stata approvata dall’apposita commissione un provvedimento che prevede la tassazione da parte dei comuni per ogni cane e gatto di proprietà privata. Lotta al randagismo

Una tassa comunale su cani e gatti, proposta di legge in arrivo dalla commissione affari sociali della camera. La proposta di legge che certamente non troverà contenti i tanti possessori di animali domestici, secondo le intenzioni di chi l’ha preparata, servirà a finanziare a livello locale la lotta contro gli animali randagi. Secondo un emendamento proposto dall’idv durante i lavori e approvato, saranno però esentati dalla tassa tutti coloro che possiedono un cane o un gatto preso in una struttura comunale. “I comuni possono deliberare, con proprio regolamento, l’istituzione di una tariffa comunale al cui pagamento sono tenuti i proprietari di cani e gatti e destinata al finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto del randagismo” si legge nel testo della proposta di legge. Il titolo della nuova legge è Norme in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell’incolumità pubblica. Ogni comune sarà lasciato libero di deliberare con un regolamento autonomo una tariffa a cui dovranno sottostare tutti coloro che hanno un cane o un gatto in casa. E’ dal 2009 che questa proposta di legge è in ballo, non si tratta dunque come dirà qualcuno di una nuova tassa decisa dal governo Monti: a proporla due esponenti del Pdl, Jole Santelli e Fiorella Rubino Ceccacci. In tutto si tratta di 39 articoli tra cui la costituzione di una anagrafe di animali cosiddetti di affezione, e anche la costituzione di appositi cimiteri per gli animali di affezione. Alla base il problema degli animali randagi, che in alcuni casi recentemente hanno portato anche alla morte di persone assalite da branchi di cani ormai alo stato selvaggio: nella legge ci sono anche incentivi alla adozione, “prestazioni medico-veterinarie di base erogate da medici veterinari liberi professionisti in regime di convenzione con i comuni, piani di controllo delle nascite con sterilizzazioni”. Come la prenderanno adesso i tantissimi proprietari di animali domestici, soprattutto gli anziani che già fanno fatica ad arrivare a fine mese e che spesso hanno come unica compagnia proprio quella di un cagnolino o di un gatto? Inevitabili saranno le proteste.
Da quanto si legge nel teso del provvedimento sono previsti “incentivi per l’adozione degli animali, prestazioni medico-veterinarie di base erogate da medici veterinari liberi professionisti in regime di convenzione con i comuni, piani di controllo delle nascite con sterilizzazioni”.
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