BCE/ Borghi: il taglio dei tassi? Inutile se manca la “parola magica”

- int. Claudio Borghi Aquilini

La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interese di un quarto di punto, ma le Borse sono crollate. CLAUDIO BORGHI prova a spiegarci perché questo sia avvenuto

Euro_Bce_Simbolo_MossoR439 Infophoto

Mario Draghi quasi non ha fatto in tempo ad annunciare il nuovo taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale euroepa che le Borse hanno reagito malissimo con gravi perdite. Un taglio, quello di oggi, dall’1% al minimo storico dello 0,75%, che era stato in qualche modo annunciato nei giorni scorsi come un segnale positivo per dare ossigeno proprio ai mercati europei, ma che invece non ha al momento sortito alcun effetto positivo.  Secondo Claudio Borghi, Professore di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università Cattolica, contattato da IlSussidiario.net, era logico che le Borse reagissero male nonostante il taglio della Bce: «Anche se si mettesse il tasso a zero, il problema della crisi non verrebbe toccato. La reazione negativa dei mercati è stata principalmente scatenata dai risultati del vertice di Bruxelles».

Taglio del tasso di interesse della Bce e mercati che cadono: come mai? Non doveva avere un effetto positivo la manovra dell’Eurotower?

Positivo fino a un certo punto. Non penso che le cose potessero essere risolte con un taglio di un del costo del denaro. Se anche si portasse il tasso a zero il problema della crisi di fiducia dei mercati non verrebbe risolto. 

Allora perché l’andamento negativo dei mercati?  

Sono convinto che la reazione negativa dei mercati di oggi sia stata principalmente causata dalle aspettative di misure non convenzionali innescate dal vertice di Bruxelles.

In che senso?

Il vertice, secondo me, non ha concretamente concluso nulla. C’è stato molto fumo negli occhi che secondo alcuni poteva essere letto come una specie di via libera politico, con l’annuncio di progressi di varia natura. 

Invece?

Fumo negli occhi per far pensare che dietro a quelle che sembrano grandi iniziative politiche ci fosse un autentico mandato alla Bce di fare  interventi veri. Tipo degli interventi sul mercato primario dei titoli di stato.

Lei in pratica dice che l’Unione europea non solo ha fatto poco, ma continua a fare poco o niente.

E’ da quando hanno rotto le uova nel cesto con la storia della Grecia che non si fa nulla. Ogni iniziativa europea si è risolta in un nulla di fatto.

Quale scenario allora per il prossimo futuro?

La gente, non chissà quale struttura nascosta di fantapolitica economica, i risparmiatori, vogliono sapere se i soldi che hanno prestato all’Europa in debiti sovrani sono garantiti da qualcuno, se sono sicuro o no. La domanda è fatale.

E la risposta?

La risposta non c’è. E se non c’è una risposta netta che può essere solo “sì”, la gente vende, sale lo spread, ed è naturale. Nessuno può pensare di prestare i propri soldi “a babbo morto” senza garanzie.

Può aver influito il fatto che Mario Draghi abbia definito i tagli  di oggi misure solo temporanee?

Parliamoci chiaro: il tasso di sconto della Bce è il tasso con cui le banche prendono a prestito dall’Eurotower a breve termine. Quindi una banca che momentaneamente ha problemi di liquidità prende soldi dalla Bce a quel tasso fissato. Avuti quei soldi, più è basso il tasso più la banca dovrebbe essere invogliata a prestare, ma non è neanche tanto vero perché  i prestiti sono fatti a lunga scadenza non a breve. Quindi a fronte di un taglio di tassi noi abbiamo un trilione di euro, una cifra inimmaginabile, depositato presso la Bce ogni giorno. Ma siccome le banche stesse hanno paura a prestare perché si rendono conto che nulla è sicuro, la banca può prendere denaro a qualunque tasso basso, ma invece di prestarlo e farlo circolare nell’economia, lo rideposita sotto “il materasso” della Bce.

Sembra uno scenario abbastanza inquietante.

Poi si dice che il denaro non va in circolo. Ci vorrebbe fiducia, ma viene meno perché si continuano a fare cose sbagliate come con le tasse e l’austerità, senza mai nominare la parola magica.

Quale?

Garanzia totale. Non si andrà mai da nessuna parte perché la gente non è stupida: perché dovrebbe comprare un titolo di stato italiano se l’investimento rischia di andare male perché un giorno la Merkel si sveglia male?

Per noi cittadini, questo taglio della Bce avrà qualche effetto positivo?

Se qualcuno ha un mutuo indicizzato al tasso Bce in questo caso quel mutuo avrà un ulteriore sconto. Bene anche per chi ha un mutuo tasso variabile, in generale avrà un beneficio. Niente di più.





© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori

Ultime notizie di Economia UE

Ultime notizie