TASSE/ Monti pensa al taglio dell’Irpef

- La Redazione

Il Governo starebbe lavorando a un’ipotesi di abbassamento delle tasse. Lo scrive la Repubblica di oggi. La misura sarebbe comunque molto difficile da concretizzare

monti_2_r439 Foto Infophoto

Il Governo starebbe lavorando a un’ipotesi di abbassamento delle tasse. Lo scrive la Repubblica di oggi, secondo cui prima di partire per le sue brevi vacanze, il Premier Mario Monti avrebbe “rispolverato” un dossier relativo al fisco. Nei suoi recenti incontri con i leader dei partiti della “strana maggioranza” che lo sostiene e con i vertici istituzionali (Giorgio Napolitano, Renato Schifani e Gianfranco Fini), il Presidente del Consiglio, secondo quanto scrive il quotidiano romano, avrebbe raccolto diverse indicazioni: tutti sono concordi nell’importanza di tenere d’occhio i conti pubblici, ma le preoccupazioni circa lo stato dell’economia reale e della mancanza di crescita si fanno crescenti. Proprio per questo motivo sarebbe stato ripreso in mano il capitolo delle tasse, con l’ipotesi di un taglio alle aliquote Irpef. Un’idea che in realtà già era stata ripresa da Silvio Berlusconi durante i suoi ultimi mesi a Palazzo Chigi. Il Cavaliere era infatti intenzionato a dare attuazione a uno dei punti del suo programma di governo. Non se ne fece poi più nulla, si disse, per l’opposizione di Giulio Tremonti, che mirava al raggiungimento del pareggio di bilancio negli anni a venire. L’allora ministro dell’Economia era considerato il “paladino” del rigore, capace di trasmettere un’immagine di serietà e di controllo dei conti pubblici con i partner europei più importanti, Germania e Francia in primis. Poi con l’arrivo della tempesta sui mercati dell’estate scorsa e l’impennata dello spread, ogni possibilità di taglio delle tasse venne definitivamente accantonata. Anzi, con la manovra d’emergenza d’agosto si cominciò a intervenire per l’ennesima volta sulle accise della benzina. E poi, cambiato governo, a dicembre il decreto salva-Italia ha aumentato ancora la pressione fiscale introducendo l’Imu (più cara dell’Ici) anche per la prima casa.

Sembra difficile che si possa comunque procedere verso tagli dell’Irpef. Il problema resta sempre quello della copertura finanziaria del mancato gettito fiscale che si avrebbe nel breve periodo. E di certo l’attenzione sui conti pubblici italiani non è calata rispetto al passato. Forse anche per questo Repubblica sottolinea che Monti si starebbe guardando bene dal diffondere il contenuto del dossier, proprio per evitare di alimentare inutili illusioni.

Forse qualcuno non ha dimenticato che già in occasione del varo delle prime misure per lo sviluppo del Governo Monti (all’inizio dell’anno) si era parlato di un aumento delle detrazioni fiscali per le famiglie. Non se ne fece poi nulla. Probabilmente l’unica possibilità per introdurre dei tagli fiscali è quella di inserire il dossier in quello delle dismissioni dei beni pubblici. Parte del ricavato, oltre a far diminuire il debito pubblico, potrebbe essere appunto destinato a coprire il mancato gettito dovuto al taglio delle aliquote.







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