Sulla Gazzetta ufficiale del 30 dicembre 2013 e suoi allegati sono apparsi i cinque decreti ministeriali di ratificazione degli studi di settore evoluti. Si tratta di studi relativi a sei attività professionali, 21 attività commerciali, 21 attività manifatturiere e 21 per produzione di servizi. Si tratta di un apposita sorta di bollino che permette il via definitivo ai 69 strumenti evoluti. Ecco allora le “procedure di analisi, ai fini dell’accertamento tributario mediante l’applicazione degli studi di settore, sono state aggiornate tenendo conto degli effetti dell’attuale congiuntura economica, tramite l’applicazione di interventi correttivi, finalizzati a cogliere gli effetti della crisi, appositamente predisposti dalla Commissione degli esperti per la validazione degli studi di settore”. Per ottenere questa certificazione si son seguiti questi criteri: canoni di locazione degli immobili; livelli delle quotazioni immobiliari; livelli dei canoni di affitto dei locali commerciali; livelli del reddito medio imponibile ai fini dell’addizionale Irpef; livelli delle retribuzioni.