Il canone Rai, il tormentone torna di moda dopo le affermazioni di Matteo Renzi al programma “In mezz’ora” domenica scorsa su Rai 3 in cui il premier ha affermato di poter inserire il canone dentro alla bolletta elettrica. La questione è sempre la stessa, ovvero nuove modalità di riscossione di una tassa tra le più evase dagli italiani, arrivata al 30%, ma la migliore via rimane quella della bolletta luce? La domanda rimane aperta, di certo questo ha generato non poche polemiche in questi ultimi giorni, specie dopo l’aggiunta di Renzi in cui affermava che si passerà da un canone del servizio pubblico di 113 euro alla nuova ipotizzabile cifra di 110€. Di certo, accorpare il pagamento del canone Rai alla bolletta della luce creerebbe davvero scalpore, anche se all’interno del principio “pagare tutti per pagare di meno”, con una serie di problemi che però si aprirebbe: ad esempio, i gestori delle forniture elettriche dovrebbe sincerarsi anche della riscossione del canone Rai e sopratutto la domanda più attesa, diventerà d’obbligo per tutti pagare la tassa a prescindere se si hanno apparecchi elettronici? Volontà di Renzi sarebbe quella di adattare l’emittente di stato al modello inglese della BBC, con meno pubblicità e più cultura ma far questo bisogna rientrare nei costi da qualche altra parte, come ad esempio nel canone. La polemica più grande però riguarda la questione sulle seconde e terze case eventuali, in quei casi bisogna pagare il canone secondo la nuova norma ipotetica di Renzi, perché anche li c’è un allacciatura elettrica: ma sarà così? Gli oppositori dicono che mettere il canone nella bolletta non si può vedere perché non tutti i possessori di un televisore sono possessori di un contratto elettrico e non tutti i possessori di una allacciatura elettrica hanno una tv. Insomma, ancora molto va capito e molto andrà analizzato prima dei futuri cambiamenti.