La fatturazione elettronica “porterà alcuni miliardi di risparmi per la collettività”: così si è espressa il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, in merito all’introduzione dell’obbligo di emettere la fattura elettronica, imposto ai soggetti che intrattengono rapporti economici con le Pubbliche Amministrazioni. Orlandi ha sottolineato che la fattura elettronica potenzierà gli strumenti a disposizione per la lotta all’evasione fiscale e permetterà di rendere i controlli “veloci, preventivi e non invasivi”. Il presidente della Commissione di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria Giacomo Portas (Partito Democratico) ha ribadito la valenza della fattura elettronica come strumento per contrastare la corruzione.
A partire dal 31 marzo tutti i soggetti che intrattengono rapporti economici con gli enti pubblici saranno obbligati ad emettere la fattura elettronica per ottenere i pagamenti. La fattura elettronica è stata introdotta nel 2008 ma a lungo è stato uno strumento utilizzabile esclusivamente su base volontaria. A partire dallo scorso 6 giugno la fatturazione elettronica è diventata obbligatoria per i soggetti che intrattengono rapporti economici con le amministrazioni centrali ma a partire dal 31 marzo la platea di soggetti coinvolti aumenterà notevolmente, in quanto l’obbligo vale per i soggetti che intrattengono rapporti con la Pubblica Amministrazione, intesa in senso ampio, fino a comprendere scuole, università ed enti pubblici non economici. Per assolvere all’obbligo di fatturazione elettronica non sarà sufficiente redigere la fattura in formati, ad esempio Pdf o Doc, ma sarà necessario utilizzare, necessariamente, il Sistema di Interscambio (SdI) gestito da Sogei e trasmettere la fattura in formato XML. Il transito dei documenti sull’SdI permetterà un maggiore controllo della spesa pubblica e potrebbe mostrarsi utile per la lotta alla corruzione.