Via libera da parte della Ragioneria Generale di Stato ai decreti attuativi del Jobs Act, la riforma del mercato del lavoro ideata dal governo Renzi. I decreti attuativi in questione sono quelli relativi al riordino delle tipologie contrattuali e alla conciliazione dei tempi vita-lavoro. Nelle scorse settimane l’organo del Mef aveva espresso le sue perplessità sulle coperture finanziarie, in particolare quelle relative al primo decreto attuativo, in quanto prevedibilmente saranno molte le imprese che trasformeranno i vecchi contratti “precari” nel nuovo contratto di lavoro a tutele crescenti e ciò provocherà una riduzione del gettito per lo stato, in quanto i datori di lavoro che procederanno con la trasformazione riceveranno importanti sgravi contributivi. Il Governo, che aveva già stanziato 1,9 miliardi di euro per la decontribuzione, ha stanziato complessivamente altri 194 milioni di euro per coprire le riduzioni suddivisi tra 2015 (16 milioni), 2016 (58 milioni), 2017 (67 milioni) e 2018 (53 milioni).