Piazza Affari chiude con un calo del 2,67% e Mps termina la giornata con un -14,76%, sotto i 77 centesimi. Dunque un altro lunedì nero con un ribasso a doppia cifra per il titolo della banca toscana. E Giuseppe Vegas, Presidente della Consob, a margine di un convegno alla Luiss ha detto che ci sono “mani italiane ed estere sul titolo. Stiamo indagando e a fine giornata vedremo chi ha venduto effettivamente”. Nel frattempo la stessa authority del mercato italiano ha disposto, a partire dalle 16 circa, il divieto di vendite allo scoperto sul titolo per il resto della seduta e per l’intera giornata di domani. Resta in rosso Piazza Affari, mentre Mps fa registrare un’altra sospensione al ribasso e un nuovo tonfo che porta il titolo a -16%, appena sopra i 75 centesimi. La giornata non è buona nemmeno per le altre banche, con Carige a -8,3% e Bper a -9,4%. Unicredit ha intanto comunicato che dal primo marzo Robert Zadrazil sostituirà Willibald Cernko come Chief executive officer di Bank Austria. Terza sospensione al ribasso per Mps, congelata con un ribasso superiore al 13% il raggiungimento di un nuovo minimo storico per il titolo. Tutto questo mentre Piazza Affari scende trascinata proprio dalla performance dei titoli bancari. Bper cede infatti l’,8,9%, mentre Ubi Banca l’8%. Unicredit è arrivata a -5,1% e Intesa Sanpaolo a -3,8%. Anche Carige, fuori dal listino principale, fa segnare un calo intorno al 6,3%. Vedremo se Montepaschi riuscirà quanto meno a limitare le perdite in questo lunedì nero delle banche. Dopo nemmeno un’ora di contrattazioni Mps è già stata sospesa al ribasso, con un teorico -5,35%, rientrando poi agli scambi con un -7,5%, a quota 83 centesimi ad azione. Si profila quindi un nuovo lunedì nero per il titolo di Montepaschi dopo quello di settimana scorsa, finito con un ribasso a doppia cifra. C’è da dire che anche stavolta la banca toscana è accompagna da Carige, che perde il 3,9%. Anche le altre banche sul Ftse Mib sono in calo, ma con percentuali più contenute. Sembra quindi che tutto il comparto sia in sofferenza (del resto ancora non arrivano notizie certe sulla bad bank) e che le banche considerate più deboli (Mps e Carige) siano più oggetto di vendite (o forse di speculazioni al ribasso). Piazza Affari prova il rimbalzo, ma Mps cede il 2,2%, sotto gli 88 centesimi ad azione. Affari&Finanza, supplemento economico di Repubblica, dedica un articolo alla banca toscana, evidenziando come la direttiva sul bail-in stia rendendo più difficile la ricerca di un partner da parte di Montepaschi. Probabilmente quando saranno noti i conti del 2015 si potrà capire se risulterà o meno appetibile per quell’aggregazione che la Bce le ha di fatto imposto.