Dopo il rialzo della notte, le quotazioni del petrolio sono tornate a scendere, con un -2% per il Brent (31,15 dollari) e un -3,7% per il Wti (30,6 dollari). Per l’amministratore delegato di Saudi Aramco, Amin Nasser, il prezzo del greggio è destinato a salire verso la fine del 2016. Il numero uno del colosso saudita ha specificato che non si vedranno quotazioni intorno ai 100 dollari, ma di certo la situazione sarà migliore rispetto a quella attuale. Per Nasser, inoltre, alcuni produttori usciranno dal mercato a causa delle attuali quotazioni del greggio. Dopo le tensioni degli scorsi giorni, sembra esserci finalmente un momento di serenità per i mercati azionari sulla scia di un ritrovato ottimismo all’interno dell’Opec in vista di un possibile accordo interno tra i Paesi che ne fanno parte. Nello specifico si cercherà di mettere sotto controllo i livelli di produzione per evitare nuovi abbassamenti eccessivi del prezzo a barile del greggio. Un ottimismo che ha trascinato al rialzo anche le borse europee che hanno chiuso la giornata di ieri con il segno più: Piazza Affari ha guadagnato l’1,51% di guadagno, Madrid l’1,46%, Parigi l’1,05% e Francoforte lo 0,89%. Il Brent è arrivato a 32,45 dollari con un aumenta percentuale del 6,39% mentre il WTI è di poco superiore i 32 dollari e per la precisione a 32,1 dollari. Non resta che attendere le evoluzioni di quest’oggi e capire se la situazione si sia effettivamente stabilizzatasi.