Piazza Affari chiude in rialzo del 2,09% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Banca Mediolanum (-0,22%), Campari (-0,27%) e Mediaset (-1,55%). Tra i rialzi si notano quelli di Banco Popolare (+9,5%), Bpm (+8,56%), Mps (+2,99%), Bper (+2,69%), Buzzi (+4,38%), Fca (+4,08%), Intesa Sanpaolo (+3,38%), Italgas (+2,89%), Mediobanca (+3,36%), Recordati (+3,36%), Telecom Italia (+3,66%), Ubi Banca (+5,88%), Unicredit (+6,39%) e Unipol (+2,93%). Fuori dal listino principale Italia Indipendent chiude a +17,6%, mentre Cti Biopharma perde il 5,8%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,04, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 147 punti base.
Piazza Affari sale dell’1% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,3%), Atlantia (-0,4%), Banca Mediolanum (-0,6%), Brembo (-0,4%), Campari (-0,1%), Enel (-0,4%), Eni (-0,1%), Mediaset (-1,3%), Saipem (-1%), Tenaris (-0,4%) e Terna (-0,6%). Tra i rialzi si notano quelli di Banco Popolare (+7%), Bpm (+6,4%), Mps (+3,7%), Bper (+2,7%), Exor (+2,1%), Fca (+2,7%), Ferragamo (+2,3%), Intesa Sanpaolo (+2,1%), Mediobanca (+2,4%), Recordati (+3%), Telecom Italia (+3,3%), Ubi Banca (+3,9%) e Unicredit (+3,5%). Fuori dal listino principale Italia Indipendent guadagna il 14,5%, mentre Cti Biopharma perde il 4,8%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,045, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 148 punti base.
Piazza Affari sale dell’1% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,2%), Atlantia (-0,4%), Banca Mediolanum (-0,8%), Brembo (-0,4%), Enel (-0,1%), Mediaset (-1,3%), Tenaris (-0,2%) e Terna (-0,6%). Tra i rialzi si notano quelli di Banco Popolare (+4,8%), Bpm (+4,6%), Mps (+4,3%), Bper (+2,6%), Mediobanca (+2,4%), Recordati (+3,5%), Telecom Italia (+3,3%), Ubi Banca (+3,9%) e Unicredit (+2,9%). Fuori dal listino principale Italia Indipendent guadagna l’8,4%, Primisuimotori l’8,5%, mentre Cti Biopharma perde il 4,7%. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,04, mentre lo spread tra Btp e Bund resta a 149 punti base.
Piazza Affari sale dello 0,8% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,8%), Atlantia (-0,2%), Campari (-0,1%), Enel (-0,8%), Eni (-0,1%), Italgas (-0,3%), Mediaset (-9%), Saipem (-1,4%), Snam (-1,2%), Tenaris (-0,2%) e Terna (-1,1%). Tra i rialzi si notano quelli di Banco Popolare (+3,3%), Bpm (+2,9%), Mps (+5%), Bper (+2,8%), Buzzi (+2,9%), Exor (+1,8%), Generali (+2%), Intesa Sanpaolo (+2,3%), Stm (+1,8%), Telecom Italia (+4%), Ubi Banca (+2,3%), Unicredit (+2,5%) e Unipol (+2,2%). Fuori dal listino principale Italia Indipendent guadagna l’8,4%, mentre Cti Biopharma perde il 4,1%. Il cambio euro/dollaro scivola sotto quota 1,05, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 149 punti base.
Piazza Affari comincia una seduta dopo che la Federal Reserve americana ha deciso di alzare i tassi di interesse come ampiamente previsto dagli analisti. Vedremo quindi quale sarà la reazione. Alle 9:30 verrà diffuso il dato manifatturiero relativo alla Germania. Alle 13:00, infine, ancora una banca centrale protagonista: toccherà alla BoE, la banca centrale inglese, annunciare le proprie decisioni sui tassi di interesse che potrebbero nuovamente essere rivisti al ribasso.
La giornata di ieri per la Borsa italiana si è aperta con un modesto ribasso mentre in seguito l’indice è tornato positivo fino a toccare quota 18.950 punti, per poi ridiscendere e chiudere con un ribasso importante dell’1,18% a quota 18.606 punti. Una giornata molto volatile determinata con il ribasso dei principali titoli bancari. In profondo rosso, in particolare, Unicredit che segna un -6,41%, dopo che il titolo ieri era salito del 17% in seguito all’annuncio del nuovo piano industriale 2017-2020 che prevede un maxi aumento di capitale da 13 miliardi di euro e 10 mila esuberi. Male anche tutte le altre banche come Intesa che perde oltre il 2,50%, Mps che flette di oltre 2 punti percentuali e Ubi Banca che perde lo 0,8%. In controtendenza Banco Popolare e Bpm che guadagnano entrambe più dell’1,5%.
Bene Mediaset, che ha tenuto guadagni superiori al 5% per tutta la durata della seduta fino a chiudere con un modesto +1%. A muovere il titolo la scalata di Vivendi che è arrivata in giornata fino al 20% del capitale. I vertici di Mediaset hanno denunciato la situazione alla Procura della Repubblica e la Consob ha subito aperto un’indagine.
A livello di titoli di Stato, il mercato risulta molto piatto. Lo spread fra titoli di stato italiani e tedeschi è rimasto costante rispetto alla giornata di ieri a 150,2 punti base. Il rendimento del decennale italiano è pari all’1,80%.