Se gli italiani hanno le idee poco chiare sul canone Rai dopo la novità del pagamento in bolletta le cose non vanno meglio per i gestori, chiamati a fare da “esattori” di questa imposta. Chicco Testa, Presidente di Assoelettrica, segnala infatti che ancora le imprese del settore “ancora non sanno come dovranno esigere il canone Rai che il Governo ha voluto inserire nelle bollette dell’energia elettrica”. E la cosa presenta un rischio di non poco conto: “Che si arrivi impreparati alla scadenza del prossimo luglio”. Testa segnala poi che è stato presentato al ministero dello Sviluppo economico un documento dettagliato con tutte i problemi aperti, ma non è arrivata alcun risposta. La novità del canone Rai 2016 in bolletta rischia di portare brutte sorprese anche per chi onestamente ha sempre pagato l’imposta tramite il consueto bollettino. Un lettore de La Stampa, Fabrizio Cavaglieri, ha infatti scritto al quotidiano torinese per segnalare che da oltre tre anni attende di poter ricevere la fattura per i suoi consumi da parte del gestore elettrico, nonostante i numerosi solleciti sul tema. “Per colpa di Eni diventerò evasore, ma soprattutto un nuovo perseguitato dall’Agenzia delle entrate”, si sfoga il lettore, dato che non ricevendo la bolletta non potrà pagarla e quindi nemmeno versare l’imposta sulla tv come aveva fatto gli altri anni. Si spera che il suo sia un caso isolato e che possa essere risolto al più presto.
Oggi doveva arrivare il decreto attuativo del ministero dello Sviluppo economico chiamato a dare chiarimenti e delucidazioni sul canone Rai, visti i tanti “punti oscuri” che ha portato la novità del pagamento attraverso la bolletta elettrica. Il Sole 24 Ore scrive però che ancora al ministero si sta lavorando sul testo e che “il tavolo tra i ministeri dello Sviluppo economico e dell’Economia, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, le associazioni di rappresentanza delle aziende elettriche è ancora aperto”. Dunque bisognerà ancora aspettare. Quel che viene ribadito è che l’imposta sarà addebitata solo sulle utenze elettriche residenziali, anche se ciò non basta a dissipare tutti i dubbi. Per esempio, se marito e moglie hanno residenza in due case diverse dovranno pagare due volte il canone?
Mentre Sanremo è terminato non si placano le proteste di alcuni italiani contro il canone Rai. Proteste che sono molto diffuse soprattutto su Twitter e che nelle ultime ore si stanno rinfocolando proprio a partire dal Festival della canzone italiana. O meglio dei compensi che molti artisti hanno ricevuto per essere sul palco dell’Ariston. Ci sono infatti tweet che contengono gli onorari di Carlo Conti, Madalina Ghenea, Gabriel Garko, Virginia Raffaele, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Renato Zero, Elton John, Nicole Kidman e i Pooh. Tweet che si chiedono perché il canone Rai debba finire per dare cifre così alte ad artisti che comunque riuscirebbero a fare soldi attraverso dischi e concerti.
Mentre la Rai festeggia il risultato di Sanremo, il Canone Rai non dà tregua ai pensieri degli italiani che dovendolo d’ora in poi pagare in bolletta ha scatenato polemiche e contrasti che ormai da mesi avanzano. Ebbene, il Governo ha rassicurato di recente che gli arretrati su possibili pagamenti di anni fa non verranno analizzati. Niente controlli sugli anni precedenti, ha rassicurato il viceministro dell’economia Zanetti, eppure in molti temono ancora una rivalsa su possibili arretrati. La presunzione di possesso di un apparecchio televisore per l’Agenzia delle entrate opera solo a partire da quest’anno e non può essere utilizzata per controllare periodi precedenti, direbbe la legge. C’è un però e riguarda le azioni di recupero avviate prima dell’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016 (quella in cui è contenuta la norma-bolletta per il nuovo Canone Rai): come però superamento della presunzione di possesso dell’apparecchio televisivo è superabile solo attraverso una dichiarazione rilasciata ai sensi del testo unico 445/2000.
La novità del canone Rai in bolletta sta portando alle continue proteste dei comuni di montagna, dove la ricezione del segnale televisivo non è ottimale oppure è impossibile. Un problema non da poco ora che si chiede a chi ha un contratto di energia elettrica di pagare a meno che non sia sprovvisti di televisore. E così anche l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese ha approvato un ordine del giorno per sollecitare Governo e Parlamento a intervenire sul problema. “È importante che tutti paghino l’imposta – ha detto Romano Franchi, Presidente dell’Unione – e ben venga il pagamento nella bolletta elettrica se questo ridurrà l’evasione. Però i servizi devono essere assicurati a tutti: i cittadini della montagna non possono essere considerati cittadini di serie b. Specie per le persone più anziane e sole la mancanza della ricezione dei canali televisivi può portare a una condizione di isolamento inaccettabile”.
C’è da aggiungere che la zona non può nemmeno accedere a un protocollo di intesa tra Anci e Tivusat, che consente ai cittadini di installare parabola e decoder satellitare a prezzi calmierati per ovviare al problema della ricezione terrestre. Vedremo se ci sarà presto qualche intervento.