La nomina di Daria Bignardi a direttore di Rai 3 non era andata giù a diversi italiani che aveva espresso il loro disappunto su Twitter, dicendo che non volevano che il canone Rai finisse a finanziare le idee (e lo stipendio) della giornalista e conduttrice tv. Le proteste sono tornate a comparire nelle ultime ore, approfittando di dichiarazioni non proprio felici della stessa Bignardi in occasione della conferenza stampa seguita alla nomina. Ha infatti spiegato che “bisogna uscire dalla logica degli ascolti a tutti i costi”, perché “la Rai non è nata per questo motivo”. È chiaro che la Bignardi intendeva sottolineare che il servizio pubblico che si deve garantire può non coincidere con il programma più visto in tv, ma le sue parole sono state ugualmente interpretate a suo svantaggio, dato che viene pure accusata di aver condotto delle trasmissioni flop. Accusa che ha già rispedito al mittente, bollandola come “leggenda metropolitana”.
Per quanti hanno un esercizio commerciale con tanto di televisore al proprio interno, la legge prevede l’obbligo di dover sottoscrivere quello che viene chiamato abbonamento a canone speciale. Esso comporta un costo differenziato a seconda della natura dell’esercizio con delle sanzioni ed interessi definiti in caso di ritardo nei pagamenti oppure di mancato pagamento. Sul sito della Rai si legge a tal proposito che: “sono tenuti a pagare il relativo canone maggiorato degli interessi al tasso legale e delle spese di riscossione coattiva eventualmente promossa dall’Amministrazione Finanziaria” invece in caso di mancato pagamento “può essere accertato dalla Guardia di Finanza che procederà a comminare una sanzione amministrativa di importo compreso tra euro 103,29 e 516,45”.
Il comunicato dell’associazione Assoelettrica nel quale si faceva presente come il Governo presieduto da Matteo Renzi non abbia ancora provveduto ad incontrare i responsabili delle varie aziende elettriche per definire le modalità ed i costi per la riscossione del canone Rai in bolletta, ha sollevato un enorme polverone nonché una ulteriore difficoltà nel capire la nuova normativa. A tal proposito, sul sito del Canone Rai, viene preso in esame uno dei casi maggiormente esposti dagli utenti ed ossia se il canone debba essere corrisposto in caso il titolare dell’utenza energetica avesse sottoscritto anche un abbonamento pay per view televisivo sia digitale che satellitare (Mediaset Premium e Sky ad esempio). Ebbene, sul sito viene rimarcato come anche in questo caso il canone vada pagato.