“In provincia di Sondrio si e’ aperto un grande confronto sull’opportunità di valutare a fondo una fusione tra Creval e Popolare di Sondrio. Non ci sono contatti in corso, pero’ io considero molto positivo che questo dibattito sia cominciato”. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato del Credito Valtellinese, Miro Fiordi, nel corso della conference call di presentazione dei conti 2015, chiusi con un utile di 118 milioni e l’annuncio del ritorno della cedola (3 centesimi per azione). Il titolo Creval è andarto in controtendenza in mattinata (+2%) rispetto all’ennesima giornata negativa per il segmento bancario di Piazza Affari, prrima di venire zavorrata dal cedimento finale del listino.
Fiordi ha notato che “la situazione bancaria della provincia di Sondrio e’ peculiare a livello europeo, visto che qui hanno sede due banche tra le prime 15 in Italia: è evidente che un’aggregaizone possa e debba essere valutata”, rammentando nuovamente le aperture giunte recentemente dal direttore generale della Popolare di Sondrio, Mario Alberto Pedranzini. “Siamo entrambi pronti a studiare ogni aspetto di un’eventuale progetto comune. “Siamo in presenza di fatti nuovi – ha sottolineato Fiordi – ricordando tuttavia che per il Creval ogni tema sarà discusso immediatamente a valle di rinnovo del Cda”, quindi dell’assemblea del 23 aprile
Rospondendo alle domande degli analisti sulla difficile attualità bancaria italiana, Fiordi (che è anche presidente dell’Abi) ha osservato che il Creval “non sta ponendo in essere azioni di disturbo, ma e’ innegabile che in certe regioni registriamo flussi in entrata a causa magari di altre situazioni di difficolta’”. Il Creval, ha ricordato, beneficia della propria reputazione di solidita’ (il Cet1 nel progetto di bilancio 2015 si è alzato a quota 13,5% ampiamente sopra i parametri minimi richiesti dalla Bce). ”Abbiamo una base clienti molto solida, conserviamo un livello molto alto di soddisfazione della clientela e un “retention rate” molto alto, al 95%’ e non abbiamo sofferto per la situazione che si è creata sui mercati dopo le risoluzioni dello scorso novembre”.