Mentre molti italiani sono alle prese con la presentazione del modello 730, che possono anche scaricare precompilato online, sta facendo scalpore la notizia dei tanti contribuenti che si sono visti costretti a restituire il bonus da 80 euro in busta paga ricevuto nel 2015. Tra loro ci sono anche dei lavoratori che hanno commesso errori nel presentazione della dichiarazione dei redditi o che non avevano opportunamente corretto i dati del 730 precompilato. Una situazione non certo piacevole quella di trovarsi a restituire in un’unica soluzione quanto avuto lo scorso anno in più. Anche perché, tra i casi segnalati dal Fatto Quotidiano, c’è anche quello di chi ha dovuto restituire il bonus per aver superato la soglia dei 26.000 euro lordi per un solo euro.
Il Governo ha posposto di due settimane (dal 7 al 22 luglio) la scadenza per la presentazione del modello 730 precompilato da parte di Caf e professionisti abilitati. Alessandro Solidoro, Presidente dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Milano, non apprezza però la mossa, spiegando che “l’esecutivo a parole promette un cambio di rotta epocale nei rapporti fisco contribuente, ma nei fatti persevera in una tecnica del rinvio delle scadenze, non facilmente comprensibile, non rispettosa del contribuente e calata dall’alto. Occorre più attenzione alla realtà delle scadenze e un maggiore ascolto di quanto proposto dalle componenti sociali e professionali che ben conoscono la portata e l’impatto della richiesta di rinvio”.
In questo senso Solidoro chiede che un rapido rinvio ci sia anche per i termini di pagamento dell’Unico, dato che al momento restano fissati al 16 giugno. E troppo spesso le proroghe sono state all’ultimo momento, mettendo quindi in difficoltà i piccoli e medi professionisti, che non avendo uno studio strutturato hanno più difficoltà a gestire la propria attività con scadenze poco chiare.