Piazza Affari chiude in rialzo dell’1,21% e Mps guadagna il 6,94%, portandosi a un passo dai 30 centesimi ad azione. Oggi ha preso il via l’Eurogruppo e Pier Carlo Padoan ha spiegato, arrivando al summit, che all’ordine del giorno non c’è il tema delle banche. Il ministro dell’Economia ha anche sottolineato che il Governo “sta lavorando e in parte lo ha già fatto per predisporre gli strumenti precauzionali che saranno utilizzati solo se necessario”. Padoan ha anche aggiunto che i risparmiatori italiani saranno salvaguardati dal Governo. La situazione della gloriosa e storica banca senese Monte dei Paschi di Siena continua a preoccupare anche se da Piazza Affari arrivano notizie decisamente incoraggianti. Infatti, il titolo di MPS dopo le pericolose turbolenze nell’immediato post Brexit, sembra continuare nella sua azione di rimbalzo. In questo momento le azioni si attestano a quota 0,2987 per un incremento rispetto alla chiusura dello scorso venerdì del 6,87% il che gli permette di essere nettamente il miglior titolo a Milano. Intanto arrivano le valutazioni certamente non positive delle agenzie di rating ed in particolare con Goldman Sachs che ha sottolineato “l’Italian Texas Ratio delle banche italiane è tra i più alti d’Europa il che rende il capitale delle banche altamente sensibile alle assunzioni sulle coperture”. Una situazione che per Goldman Sachs è pericolosa con la sola eccezione di Unicredit che addirittura ci guadagna soprattutto in vista delle prospettive del nuovo management. Piazza Affari ha virato in negativo, ma Mps resta in rialzo, con un +5,2% che tiene il titolo sopra i 29 centesimi. Intervenendo a Rainews24, Enrico Rossi ha detto che lo Stato deve entrare nel capitale di Montepaschi per azzerare i vertici e abbassare gli stipendi dirigenziali. Il Presidente della Regione Toscana ha espresso preoccupazione per la situazione della banca, dato che ha “un forte intreccio con le imprese non solo toscane”. Piazza Affari si muove in rialzo e Mps guadagna il 7%, salendo sopra i 30 centesimi ad azione. Pier Paolo Baretta ha spiegato che l’ingresso nel capitale di Montepaschi da parte dello Stato sarebbe da considerarsi come “come ultimo passo, eventualmente da attivare dopo che il mercato abbia messo la necessaria risposta alla prima urgenza, che riguarda la cessione di quote significative di crediti deteriorati”. Il sottosegretario all’Economia, in un’intervista al Corriere della Sera, ha anche spiegato che questo intervento “dovrebbe comunque avvenire d’intesa con la Commissione europea”.