Piazza Affari chiude la giornata con un -1,74% e sul listino principale non si può non notare il -13,99% di Mps. In rialzo troviamo solamente A2A (+0,93%), Enel (+0,15%), Ferragamo (+1,2%), Italcementi (+0,19%), Leonardo (+0,55%), Recordati (+0,26%) e Saipem (+3,38%). Tra i cali si segnalano quelli di Bper (-6,73%), Banco Popolare (-4,5%), Exor (-4,1%), Fca (-4,55%), Mediaset (-4,56%), Mediobanca (-4,21%) e Unipol (-4,12%). Fuori dal listino principale Zucchi chiude a +25%, Italmobiliare a +9,97%, Mondadori a +9,15%, mentre Carige cede l’8,62%, Anima il 4,95% e Credem il 4,93%. Il cambio euro/dollaro è a quota 1,115, quello euro/sterlina scende verso quota 0,835, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 138 punti base.
Piazza Affari scende a -1,4% e sul listino principale restano in rialzo A2A (+0,6%), Enel (+0,3%), Ferragamo (+0,1%), Italcementi (+0,1%), Leonardo (+0,3%), Saipem (+4,7%), Telecom Italia (+0,9%) e Tenaris (+0,4%). I ribassi più ampi sono quelli di Bper (5,3%), Mps (-10,1%), Fineco (-4%), Mediaset (-4,8%), Unipol (-3,3%), Mediobanca (-3,4%), Intesa Sanpaolo (-3,6%), Exor (-3,1%) e Fca (-4,3%). Fuori dal listino principale Zucchi guadagna il 22,2%, Italmobiliare l’11,1%, Mondadori il 10,3%mentre Carige cede il 7,2%.Il cambio euro/dollaro è ormai a quota 1,115, quello euro/sterlina è a quota 0,84, mentre lo spread tra Btp e Bund si porta a 137 punti base.
Piazza Affari perde l’1% e sul listino principale i cali più evidenti sono quelli di Bper (-5,1%) e Mps (-8,5%). Vanno male anche Fca (-3,9%), Fineco (-3,2%), Intesa Sanpaolo (-3,4%), Mediaset (-3,8%), Ubi Banca (-3,5%) e Unicredit (-3,3%). In netto rialzo troviamo Saipem (+5,2%), Tenaris (+1,4%) e A2A (+0,9%). Fuori dal listino principale Zucchi sale del 12,8%, Italmobiliare dell’11%, mentre Carige perde il 5,8%. Il cambio euro/dollaro si trova vicino a quota 1,115, quello euro/sterlina è ancora sotto quota 0,84, mentre lo spread tra Btp e Bund si avvicina ai 139 punti base.
Piazza Affari è ancora in rosso con un -1,2% e sul listino principale Mps è sospesa per eccesso di ribasso con un teorico -9,41%. Vanno male anche Bper (-3,8%), Banco Popolare (-3%), Fineco (-3,4%), Fca (-4,2%), Intesa Sanpaolo (-3,9%) e Mediaset (-3,2%). In rialzo troviamo invece A2A (+0,4%), Enel (+0,2%), Leonardo (+0,9%), Luxottica (+0,6%), Saipem (+2%), Tenaris (+0,4%) e Yoox (+0,8%). Fuori dal listino principale Zucchi sale del 16,7%, Italmobiliare del 13,6%, Dmal dell’8,4%, mentre Carige cede il 5%. Lo spread tra Btp e Bund sale a 137 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,8% e sul listino principale si notano i ribassi di Bper (-4,1%), Banco Popolare (-4,2%), Bpm (-3,5%), Mps (-3,9%), Intesa Sanpaolo (-2,9%), Ubi Banca (-3,5%) e Unicredit (-3,1%). I rialzi più significativi sono invece quelli di Saipem (+1,9%) e Tenaris (+1,1%). Fuori dal listino principale Italmobiliare sale del 9,9%, Safilo del 2,9%, mentre Carige cede il 3,2% e Creval il 4,9%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,1, quello euro/sterlina è vicina a quota 0,84, mentre lo spread tra Btp e Bund è a 136 punti base.
Dopo diversi giorni in chiusura positiva, Piazza Affari cerca oggi nuove conferme per capire se il Ftse Mib potrà quanto meno puntare a tornare a 17.000 punti questa settimana. Per le notizie macroeconomiche che interessano la seduta, ricordiamo innanzitutto la festività statunitense dell’Indipendence Day. I mercati americani rimarranno chiusi e ciò avrà anche effetto sulla quantità dei volumi scambiati sulle altre piazze finanziarie, ovviamente non saranno pubblicati dati macro. Anche sulle piazze asiatiche non si evidenziano dati significativi. In Europa segnaliamo i seguenti movers: Alle 9.00 la disoccupazione netta in Spagna mese su mese. Il dato precedente è stato -119,8. Nell’area Euro, alle ore 11.00, si segnala la variazione dell’indice dei prezzi alla produzione, le rilevazioni precedenti sono -0,3 mese su mese e -4,4 anno su anno.
Venerdì, come detto, le piazze del vecchio continente hanno fatto segnare chiusure positive al di sotto di un punto percentuale, eccezion fatta per l’Ibex spagnolo, che ha registrato un progresso del +1,24%. I dati macroeconomici della giornata sono risultati in linea o leggermente superiori al consensus degli analisti. Lo spread Btp/Bund è tornato saldamente sotto la soglia psicologica dei 150 basis points per via della diminuzione del rendimento del titolo di stato decennale italiano, che si riporta sui minimi assoluti in area 1,22/1,225. Il FtseMib40 (+0,61%) ha visto in rialzo quasi tutti i settori. Sugli scudi quello energetico e delle utilities, mentre il settore bancario, per l’ennesima volta, ha chiuso ancora contrastato. Sotto la lente il titolo Unicredit (-4,92%) che, nonostante la nomina del nuovo amministratore delegato, non riesce a uscire dalle secche, anzi sembra sempre più vicina a un’onerosa operazione di ricapitalizzazione. Un altro titolo bancario che in giornata è stato molto volatile è stato il Monte dei Paschi di Siena, che è riuscito tuttavia a chiudere verde sulla notizia del rimborso di una tranche dei Monti bond sotto forma di cash anziché in azioni, evitando l’aumento della partecipazione all’interno della società da parte del Tesoro italiano.