Piazza Affari chiude a -1,74% e Mps termina la giornata a -13,99%, scendendo sotto i 33 centesimi ad azione. Angel Gurria, Segretario generale dell’Ocse, ritiene che la situazione del sistema bancario italiano possa influire negativamente sulla crecita del nostro Paese. Per questo occorre intervenire sugli alti livelli di crediti deteriorati. Piazza Affari è ancora in rosso e Mps cede l’8,4%, poco sopra i 35 centesimi ad azione. Per Fitch, l’iniziativa del Governo italiano per trovare soluzioni per rafforzare il capitale delle banche con fondi pubblici condivise con l’Europa è sicuramente ardua. Se ci fosse un esito positivo ovviamente i rating delle banche italiane ne avrebbero un beneficio. Tuttavia le norme europee sugli aiuti di Stato renderà difficile trovare una soluzione. Piazza Affari si muove in rosso e Mps cede l’8,2%, restando poco sopra i 35 centesimi ad azioneMontepaschi in un comunicato conferma di aver ricevuto una lettera dalla Bce che chiede di ridurre i crediti deteriorati nel prossimo triennio verso parametri che Rocca Salimbeni giudica “in linea con gli obiettivi di un programma di specifiche azioni, recentemente approvato dai competenti organi della Banca e contestualmente sottoposto alle valutazioni della Bce, finalizzato all’incremento dell’importo delle dismissioni di non performing loans già previsto nel piano industriale 2016/2018”. “La Banca ha comunque avviato immediatamente le interlocuzioni con la Banca Centrale Europea al fine di comprendere l’esatta portata di tutte le indicazioni contenute nella bozza di decisione e di presentare le proprie deduzioni al riguardo in vista della decisione finale, la cui emissione è prevista entro la fine del mese di luglio 2016”, è scritto ancora nel comunicato. Piazza Affari si muove in lieve rialzo, ma Mps sale cede il 2,5%, sopra i 37 centesimi ad azione. Secondo quanto riporta Repubblica, la Banca centrale europea avrebbe inviato a Montepaschi una lettera chiedendo di presentare un piano triennale per ridurre i crediti in sofferenza delle banche molto più di quando finora previsto. In buona sostanza si tratterebbe di “smaltire” 10 miliardi di euro di Npl, compito certamente non facile da realizzare in tempi brevi.