Non conoscono crisi i mutui in Italia. Stando agli ultimi dati il terzo trimestre dell’anno 2018 ha fatto registrate un surplus dell’8.5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, per un valore pari a 13,8 miliardi di euro. La maggior parte di questa ingente somma di denaro, è stata utilizzata dai clienti delle banche per un mutuo a tasso fisso, che continua ad essere quindi quello che va per la maggiore nel bel paese, che sembra fidarsi invece di meno del “variabile”. Nonostante il tasso fisso sia leggermente aumentato negli ultimi mesi, e quello variabile sia rimasto pressoché invariato allo 0.8%, gli italiani, come sottolinea pugliain.net, continuano a fidarsi molto di più del fisso, di modo da poter bloccare la rete, essere sicuri di quanto pagheranno ogni mese, e soprattutto, evitare gli andamenti altalenanti del mercato a seguito della forte instabilità politico-economica attuale.
TASSI MAI COSI’ BASSI
Una scelta derivante anche dal fatto che i tassi non sono mai stati così bassi come in questo periodo, grazie anche alla forte concorrenza fra le banche, che ha permesso appunto delle condizioni di mutuo molto vantaggiose per i vari clienti. Di conseguenza, non è raro vedere contratti in cui spariscono clausole onerose come ad esempio le assicurazioni o le spese di istruttoria. Secondo gli esperti, però, questa condizioni positiva potrebbe svanire l’anno prossimo, sia per via dello spread, che negli scorsi giorni ha toccato le quote della primavera del 2013, sia perché nel 2019 finirà il Quantitative Easing da parte della UE. Quindi, chi ha intenzione di aprire un mutuo, conviene che lo faccia nel giro dei prossimi due mesi…