Un’altra giornata campale per la Borsa di Milano e con lo spread che nel pomeriggio, dopo una lieve flessione mattutina, è tornato a volare: il differenziale tra i titoli di Stato italiani e i Bund tedeschi infatti dopo le ore 15 ha sfondato nuovamente quota 310 e potrebbe, nel corso del pomeriggio, far segnare un nuovo record negativo. A pesare, come era prevedibile e come anche anticipato dallo stesse esecutivo, la bocciatura da parte della Commissione Europea della Manovra economica: infatti, appena la notizia è arrivata al termine di una riunione tenutasi a Strasburgo, ecco la nuova impennata dello spread con i titoli di Stato italiano a dieci anni che adesso renderebbero il 3.5%. Giornata difficile, però, come detto anche per Piazza Affari che è arrivata a cedere l’1,11% e co Ftse Mib sotto i 19mila punti; a patire maggiormente la situazione, come nei giorni scorsi, sono i titoli bancari che fanno segnare un “rosso” generalizzato e con Bper che perde più di tutte (-3,79%)
“BRUCIATI” 308 MILIARDI DAL 4 MARZO
In attesa di capire intanto quale sarà non solo la risposta dei mercati fino alla chiusura odierna e anche nei prossimi giorni, oltre a quella del Governo italiano che adesso ha tre settimane per rivedere la bozza della Legge di Bilancio inviata alla Commissione UE, evitando la possibilità dell’apertura di una procedura per infrazione del debito, alcuni analisti hanno fatto notare nelle ultime ore come negli ultimi otto mesi, ovvero dalla data delle scorse elezioni del 4 marzo e con l’avvento del nuovo esecutivo gialloblu, in Italia sono stati “bruciati” 308 miliardi di euro di risparmi, con una notevole svalutazione degli stessi titoli di Stato e delle obbligazioni societarie. Secondo un’analisi presentata sulle colonne de Il Sole 24 ore, tuttavia, si tratta di perdite “virtuali” che potrebbero anche in futuro essere riassorbite anche se a pesare sulla loro valutazione, e dunque sull’operato dell’esecutivo, sarà ancora il giudizio degli investitori esteri.