BORSA ITALIANA OGGI/ Chiusura a -1,93%, Unicredit a -5,01% (20 dicembre 2018)

- Lorenzo Torrisi

Borsa italiana news. Piazza Affari chiude in netto ribasso. Pochi i titoli in rialzo sul listino principale. Male Unicredit e Telecom Italia. Gli aggiornamenti sulle azioni più importanti

mercati trader 1 lapresse1280 640x300 Lapresse

PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in calo dell’1,93% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente A2A (+0,71%), Diasorin (+0,78%), Enel (+0,47%), Ferragamo (+1,1%) e Recordati (+1,54%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-3,84%), Banca Mediolanum (-4,61%), Banco Bpm (-2,59%), Banca Generali (-1,86%), Bper (-1,9%), Brembo (-2,25%), Buzzi (-1,83%), Cnh Industrial (-2,55%), Exor (-1,8%), Fca (-2,99%), Ferrari (-3,05%), Fineco (-4,57%), Intesa Sanpaolo (-3,67%), Leonardo (-3,12%), Mediaset (-1,67%), Mediobanca (-2,18%), Moncler (-2,16%), Pirelli (-2,44%), Saipem (-4,57%), Stm (-2,95%), Telecom Italia (-4,59%), Tenaris (-4,31%), Ubi Banca (-3,35%) e Unicredit (-5,01%). Fuori dal listino principale Ovs chiude con un +11,14%, mentre Visibilia cede il 14%. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,14, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 251 punti base.

PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45

La Borsa italiana cede l’1,8% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Diasorin (+0,7%), Ferragamo (+1,5%), Prysmian (+0,2%) e Recordati (+0,4%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-2,7%), Banca Mediolanum (-4,3%), Banco Bpm (-2,4%), Banca Generali (-2,4%), Bper (-2%), Brembo (-1,9%), Buzzi (-1,8%), Cnh Industrial (-2,1%), Exor (-2%), Fca (-2,9%), Ferrari (-2,5%), Fineco (-3,9%), Intesa Sanpaolo (-3,1%), Leonardo (-3,1%), Mediaset (-2,4%), Mediobanca (-1,8%), Saipem (-3,4%), Telecom Italia (-3,6%), Tenaris (-3,7%), Ubi Banca (-2,8%) e Unicredit (-3,8%). Fuori dal listino principale Ovs sale del 18,1%, mentre Visibilia cede il 14%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,145, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 251 punti base.

PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:25

La Borsa italiana cede l’1,2% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Diasorin (+0,6%), Ferragamo (+1%), Moncler (+0,1%) e Prysmian (+0,7%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-2,4%), Banca Mediolanum (-1,6%), Banca Generali (-1,2%), Bper (-1,7%), Cnh Industrial (-1,8%), Eni (-1,7%), Exor (-1,6%), Fca (-1,2%), Ferrari (-1,3%), Fineco (-1,7%), Intesa Sanpaolo (-1,9%), Leonardo (-1,4%), Mediaset (-2,2%), Poste Italiane (-1,1%), Saipem (-3,5%), Stm (-1,5%), Telecom Italia (-2,4%), Tenaris (-3%), Ubi Banca (-1,2%) e Unicredit (-1,8%). Fuori dal listino principale Bioera sale dell’8,3%, mentre Visibilia cede il 10%. Il cambio euro/dollaro sale verso quota 1,15, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 254 punti base.

PIAZZA AFFARI PUNTA A QUOTA 19.000

La decisione della Federal Reserve è senza dubbio la notizia con cui le piazze europee faranno i conti questa mattina. Anche perché non sono previsti molti dati macroeconomici in agenda. Alle 10:00 l’Istat diffonderà l’indice dei prezzi alla produzione del mese di novembre e mezzora dopo si saprà il livello delle vendite al dettaglio, dello stesso mese, realizzato in Gran Bretagna. Sempre da Londra, alle 13:00, arriveranno notizie sulle decisioni di politica monetaria della Bank of England, che dovrebbe tenere fermi i tassi allo 0,75%. Dagli Usa, alle 14:30, arriverà il dato sulle richiesta settimanali di sussidi alla disoccupazione, accompagnato dall’Indice Fed di Philadelphia relativo al mese di dicembre.

Ieri Piazza Affari ha chiuso in rialzo dell’1,59% a 18.941 punti. Sul listino principale sono stati pochi i titoli a terminare la seduta in rosso: il peggiore è stato Banca Mediolanum con un -1,4%. Tra i rialzi hanno guadagnato più del 3% Brembo (+3,9%), Campari (+3,2%), Ferrari (+3,3%), Poste Italiane (+3,2%) e Saipem (+3,7%). Rialzi superiori al 2% anche per Banco Bpm, Bperi, Enel, Generali, Moncler, Ubi Banca e Unicredit. Lo spread tra Btp e Bund è sceso a 254 punti base.





© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultime notizie di Economia e Finanza

Ultime notizie