Harley-Davidson produrrà in Europa? / Fuga dagli Stati Uniti per combattere i dazi
Harley-Davidson produrrà in Europa? Fuga dagli Stati Uniti d’America per il noto marchio di moto per combattere di dazi che fanno salire decisamente i costi di produzione.

Si profila per l‘Harley Davidson quella che sembra essere una scelta obbligata per diminuire i prezzi di produzione in cui si trovano inclusi gli aumenti legati ai dazi doganali. La nota casa di produzione di moto potrebbe decidere di andare a produrre in Europa direttamente per evitare questi costi difficili da supportare. Le vendite stanno andando davvero molto bene in Europa, basti pensare che nello scorso anno sono state vendute circa 40mila moto nel vecchio continente. Per evitare delle perdite davvero difficili da calcolare ora l’obbligo sembra essere uqello di cambiare qualcosa. In una nota ufficiale la stessa Harley Davidson ha sottolineato: “Aumentare la produzione internazionale per alleviare l’effetto dei dazi europei non è la soluzione preferita dalla società, ma rappresenta al momento l’unica sostenibile per rendere le moto accessibili ai consumatori in Europa e per mantenere la sua posizione sul mercato”.
OBIETTIVO ABBATTERE I DAZI
L’Harley Davidson potrebbe anche prendere una decisione molto particolare e cioè quella di produrre in Europa per il mercato del vecchio continente. L’aumento dei prezzi dei dazi doganali e le diatribe commerciali tra America e vecchio continente infatti stanno rendendo i guadagni sempre più esigui per un’azienda che lo scorso anno ha venduto circa 40mila moto nel nostro continente. Lo scorso 22 giugno sono stati aumentati in maniera decisa i dazi doganali per l’Europa in risposta all’aumento sulle tariffe volute da Washington per l’acciaio e l’alluminio proveniente dall’Europa. Si è calcolato che in un anno l’azienda per i dazi doganali dovrebbe avere un aumento dei prezzi attorno ai 90-100 milioni di dollari, quantificabili in circa 2200 mila dollari per moto circa 1900 euro. Una cifra davvero diventata insostenibile e che sicuramente potrebbe essere abbattuta andando a produrre direttamente le moto in loco.
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