Il “divorzio” FS-FNM che porterà Trenord a essere divisa in due società sta scuotendo il mondo dei trasporti lombardo e ovviamente anche i sindacati di categoria, dopo che il Governatore della Regione ha dichiarato che il cda della società sarà completamente azzerato. Ma chi potrebbe essere il manager a cui verrà affidata la gestione di un brand in cerca di rilancio? La certezza è che si va a incontro a una netta discontinuità rispetto al passato recente, con Bruno Rota che inizialmente era stato indicato come il nome in pole position per sedere sulla poltrona. Ma stando alle ultime indiscrezioni pare che non è il suo il nome giusto e che uno dei principali candidati, come riportato da Affari Italiani, sia Marco Piuri, e che era già stato a suo tempo in Ferrovie Nord prima della fusione. Il suo principale “competitor” in questa corsa alla nomina manager è Gianbattista La Rocca, vale a dire il managing director di Italo, e il cui profilo pare essere gradito a molti in Lombardia. (Agg. di R. G. Flore)
TRENORD DIVORZIO FS-FNM, I DUBBI DI ASTUTI (PD)
È ufficiale il divorzio che porterà Trenord a essere divisa in due società: una che tornerà sotto Trenitalia, un’altra che sarà controllata da Ferrovie Nord Miliano. varesenews.it riporta le dichiarazioni di Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd, secondo cui “purtroppo, al momento, per i pendolari non cambierà nulla, perché non è stata data nessuna risposta immediata ai problemi che stanno affliggendo quotidianamente moltissime linee lombarde”. Per Astuti sarà difficile riuscire a migliorare il servizio, anche perché “l’unico effetto certo prodotto sarà quello di evitare per altri 15 anni gare che costringano a efficientamento e concorrenza”. Il consigliere regionale dem non dimentica anche che resta in dubbio il futuro dei lavoratori della società. “Saremo particolarmente attenti e vigileremo, affinché non si generino ulteriori difficoltà e penalizzazioni sui posti di lavoro”, è la conclusione di Astuti.
TRENORD, DIVORZIO TRA FNM E FS
L’esperienza di Trenord sembra essere giunta al capolinea. Il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, e l’amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini, si sono infatti incontrati ieri e il comunicato stampa che è seguito a questo faccia a faccia dice che “si va verso una gestione separata del servizio di trasporto ferroviario regionale”. Nel 2011 Trenitalia e Ferrovie Nord avevano deciso di unire le forze per gestire il servizio ferroviario regionale, molto importante per i tanti pendolari che ogni giorno devono raggiungere le città (non solo Milano) dove lavorano. Tra l’altro nel capoluogo lombardo, insieme ad Atm, che si occupa della bigliettazione, Trenord gestisce il passante, che viene usato quasi come una rete metropolitana “aggiuntiva”, visto che ci sono stazioni in diverse zone della città. Ora Ferrovie Nord Milano, controllata dalla Regione, e Trenitalia dovranno spartirsi la gestione delle ferrovie lombarde.
CAMBIA IL SERVIZIO FERROVIARIO LOMBARDO
Secondo le indiscrezioni, la Regione tornerà a gestire direttamente le linee che corrono sulla rete di Ferrovie Nord Milano. Bisognerà però decidere cosa fare sia per quel che riguarda il passante ferroviario di Milano che per gli investimenti. La Regione aveva infatti in programma un ammodernamento dei treni, che a questo punto non saranno però integralmente utilizzati sulle linee di FNM. Una parte, quindi, dovrà essere acquistata da FS. Secondo quanto aveva detto alcuni giorni fa Giuseppe Bonomi, consigliere di Ferrovie Nord Milano, alla fine il 45% dell’attuale rete di Trenord resterà sotto il controllo di FNM, mentre il restante 55% sarà sotto il controllo di Trenitalia. Probabilmente entro la fine di settembre si potrà perfezionare l’operazione di scissione. Resta da capire cosa cambierà concretamente per gli utenti del servizio ferroviario lombardo.